Essere o non essere

LIVORNO – La frustata che è arrivata sui porti italiani dall’“Index” della Banca Mondiale sull’efficienza, se sembra essere ignorata a livello di governo ha però aperto un dibattito tra gli esperti, gli operatori e i maitres-a-penser.

Ad accendere la miccia anche le recenti dichiarazioni su queste pagine del presidente di FISE-Uniport Federico Barbera, con qualche condivisibile amarezza di corredo.

Ci siamo quindi posti il compito di allargare il dibattito e – come potrete leggere già qui a fianco – dare spazio alle legittime analisi degli esperti.

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Sia chiaro: noi esperti non lo siamo. E il fatto di scrivere da oltre mezzo secolo di portualità non ci autorizza a dare sentenze. Ma un interrogativo possiamo comunque consentircelo: e riguarda la natura degli enti di gestione dei nostri porti, enti pubblici nati con la riforma del ’94 e assoggettati poi a tanti ritocchi non sempre felici con la successiva riformina di tre anni fa, in attesa della sospirata riforma della riforma che non è mai arrivata.

L’interrogativo, dunque:

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