Aperti bandi per i “green ports” delle AdSP
ROMA – Non è certo una cattiva notizia, anche se pone tutta una serie di interrogativi specialmente sui tempi concreti di realizzazione degli obiettivi: comunque sia, arrivano a i principali sistemi portuali italiani poco meno di 300 milioni di euro del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per progetti che riguardano in particolare la transizione ambientale che quindi dovranno essere investiti in progetti che dovranno vedere la loro conclusione entro il 2026. Le proposte per aderire dovranno riguardare la riduzione e il controllo delle emissioni di CO2 e di altri inquinanti, e l’incremento di utilizzo di fonti di energie rinnova bili, compresa quella elettrica con i piani della “cold ironing”.
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Il progetto si chiama ‘Green Ports’, prevede di finanziare iniziative dei sistemi da realizzare non oltre il 2026 ed ha come riferimento il Ministero della Transizione Ecologica. Le AdSP interessate, secondo il documento del MITE diffuso nei giorni scorsi, sono quelle del Mar Ligure Occidentale, Mar Ligure Orientale, Mar Tirreno Settentrionale, Mar Tirreno Centro-Settentrionale, Mare di Sardegna, Mare Adriatico Centrale, Mare Adriatico Centro-Settentrionale, Mare Adriatico Settentrionale e Mare Adriatico Orientale: in sostanza i fondi sono destinati ai porti di Genova, La Spezia, Livorno, Civitavecchia, Cagliari, Ancona, Ravenna, Venezia e Trieste. I sistemi esclusi da questa tranche erano già stati destinatari di un analogo progetto da 170 milioni del programma di Azione & coesione Reti e Infrastrutture.
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