Far sistema, da Carrara a Savona

Mario Sommariva

LA SPEZIA – Per la prima volta nella storia portuale italiana, caratterizzata da forti individualismi, da scelte ispirate a provincialismo e da quella che in più di un’occasione è stata definita nei momenti più bui “una guerra fra i poveri”, il porto di La Spezia, è uscito allo scoperto e ha lanciato agli altri scali dal Nord Tirreno, da Carrara a Savona, un appello per una strategia congiunta e una collaborazione operativa che consenta di difendere i traffici esistenti, svilupparne nuovi e tutelare gli interessi dell’economia produttiva del Paese.

🗣️ “Da sempre – ha detto 👤 Mario Sommariva, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientalei porti non collaborano, si combattono e perdono il vero confronto, che è quello con i porti del Nord Europa. Oggi in una situazione di allerta, La Spezia, forte dell’esperienza di successo di reale coordinamento e integrazione con Carrara, lancia un’offerta di collaborazione concreta in prima battuta a Genova e Savona, per presentarsi sul mercato come un sistema coordinato che abbia nella logistica, nelle ferrovie e nell’offerta di servizi anche supplettivi alle difficoltà altrui, la sua chiave vincente”.

Una mossa senza precedenti, annunciata in conclusione del convegno che si è svolto venerdì 19, presso la sede dell’Autorità di Sistema Portuale a La Spezia. Una mossa frutto del consenso e delle indicazioni della società Mercitalia, rappresentata dall’amministratore delegato 👤 Sabrina De Filippis. Il convegno ha dato voce a quella che – come sottolineato da Salvatore Avena, in rappresentanza della Community Portuale della Spezia – è stata un grande difetto della programmazione italiana delle nuove infrastrutture e che oggi è diventato un’emergenza: coordinare, al di fuori di campanilismi e provincialismo, le grandi scelte infrastrutturali con l’effettiva domanda dell’apparato produttivo e industriale del Paese.

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