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Un idrovolante ammara nel porto di Taranto

Nella foto: L’ammiraglio Vitiello all’arrivo del velivolo.

TARANTO – Il porto torna ad ospitare idrovolanti. Un velivolo leggero anfibio “Legend 540” della Scuola Italiana Volo, ai comandi del pilota Graziano Mazzolari, istruttore di idrovolanti dell’Aeroclub di Cremona, ha decollato dal mare di Gallipoli (LE) ed ha ammarato nel Mar Grande, transitando poi lungo il Canale Navigabile, attraversando lo storico ponte Girevole e ormeggiandosi presso la banchina del Castello Aragonese. L’originale iniziativa è stata promossa dall’ammiraglio Salvatore Vitiello, comandante del Comando Marittimo Sud, che ha accolto l’idrovolante insieme a Orazio Frigino, presidente dell’associazione Aviazione Marittima Italiana.

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“Non nascondo la mia grande emozione nel vedere un idrovolante ammarare ed attraversare il Canale Navigabile”, ha dichiarato l’ammiraglio Salvatore Vitiello. “Questo evento ci ha riportato indietro di oltre un secolo, all’inizio del ‘900, quando gli idrovolanti a Taranto erano di casa grazie all’Idroscalo Bologna della Marina Militare, di stanza nel secondo seno del Mar Piccolo”.

Nell’occasione, l’ammiraglio Vitiello ha donato al presidente Frigino un “Pumo”, il caratteristico portafortuna in ceramica con il logo del Comando Marittimo Sud, come buon auspicio per l’ambizioso progetto europeo “SWAN” (Sustainable Water Aerodrome Network), che tra l’altro prevede la realizzazione di una idrobase e di un mini-terminal nella calata 1 del porto turistico di Taranto.

“Siamo onorati che un nostro idrovolante abbia potuto ammarare nel grandioso scenario del Mar Grande, anche grazie al supporto di Enac e Capitaneria di Porto, ripercorrendo le rotte di velivoli e piloti italiani di addirittura un secolo fa”, ha sottolineato il presidente Orazio Frigino. “Questa nostra presenza a Taranto ha costituito un ‘flight test’ per il progetto ‘SWAN’, interamente finanziato dall’Unione Europea. Questo progetto prevede la realizzazione di infrastrutture leggere per idrovolanti, sia a terra come mini-terminal sia in acqua con un pontile galleggiante. L’Autorità Portuale di Taranto e i comuni di Nardò e di Gallipoli sono in partenariato per il progetto Interreg Greece–Italy con l’Autorità Portuale e il comune di Corfù”.

Nell’ambito del progetto “SWAN”, il comune di Nardò (LE), nella persona del funzionario Luigi Siciliano, è titolare dei “flight test” sulle tre marine italiane e su altre cinque greche, mentre l’affidataria è l’Aviazione Marittima Italiana con la Scuola Italiana Volo. Proprio su Taranto si sono svolti i primi voli di prova per verificare l’idoneità del sito per le operazioni idro di ammaraggio, ormeggio, manovra e decollo.

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Pubblicato il
22 Luglio 2020

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