Bacini di carenaggio: ma a quando?

LIVORNO – Il tempo come variabile dipendente: ovvero, come dicono in swahili in East Africa, pole pole, cioè piano piano. È l’impressione che accompagna la soluzione definitiva – se definitiva sarà davvero – della incredibile storia dei bacini di carenaggio di Livorno. La gara, più di due anni fa, era stata vinta dalla joint-venture tra il gruppo Azimut/Benetti e il consorzio dei riparatori navali. Ne è nato un lungo, puntiglioso e ripetuto contenzioso al TAR che finalmente si è risolto un paio di mesi fa con il definitivo rigetto dei ricorsi. Ma ancora la concessione ai vincitori non è stata assegnata e si parla di renderla esecutiva solo a settembre.

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Motivi particolari? Niente, solo il sovraccarico degli uffici dell’AdSP e la complessità dell’articolato da sottoscrivere. Da un lato è comprensibile: oggi sbagliare una virgola può significare un’indagine della magistratura o un’ulteriore mandata di ricorsi. In entrambi i casi, altri mesi (o anni) che passano. A Livorno sono pendenti da anni le accuse della magistratura a dirigenti dell’AdSP, imprenditori e società, con danni materiali e specialmente d’immagine più che noti.

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