Semirimorchi “di casa” a Padova

Nella foto: Il terminal.

PADOVA – È diventato subito operativo il nuovo terminal dedicato ai semirimorchi di Interporto Padova. 

Alla cerimonia che ha visto un taglio “virtuale” del nastro davanti al maxischermo nella sala plenaria di Green Logistics Expo, hanno partecipato i più importanti operatori internazionali della logistica.

Per Interporto Padova – è stato detto all’inaugurazione – il trasporto intermodale è la migliore soluzione per collegamenti di qualità tra i principali porti e interporti. Una convinzione che è alla base dei programmi di crescita e sviluppo che l’interporto ha avviato da qualche anno, con un investimento che ad oggi è complessivamente di circa 30 milioni di euro.

Il nuovo Terminal specializzato e dedicato esclusivamente ai semirimorchi rientra in questo progetto a medio e lungo termine. Già oggi Interporto Padova è collegato con due relazioni di treni blocco di semirimorchi agli interporti di Colonia e in Germania e Geleen in Olanda. Adesso grazie al nuovo Terminal che permette di movimentare anche i semirimorchi e non solo i container con le gru elettriche a portale del grande Terminal Intermodale, le relazioni potranno rapidamente aumentare, seguendo la richiesta degli operatori. 

Il nuovo Terminal è stato realizzato su un’area lunga circa 850 metri e largo 40 sul lato Nord del Grande Terminal Intermodale di proprietà di Interporto Padova, in adiacenza al fascio Nord dei binari a modulo europeo da 750 metri serviti dalle gru a portale. Qualche numero dà un’idea della nuova opera: la superficie complessiva è di 35.000 mq con ben 215 stalli numerati della lunghezza di 18 metri ciascuno dotati di blocchi fermaruote. Con questa nuova area la superficie complessiva a piazzali del Terminal Intermodale raggiunge i 320 mila mq. Il nuovo Terminal è naturalmente dotato anche di un sistema di illuminazione con 38 punti luce a led, una sistema di raccolta e trattamento delle acque di prima pioggia e di un bacino di laminazione per la regolazione dei volumi delle acque piovane di scarico, per fronteggiare le possibili precipitazioni di fortissima intensità oramai sempre più frequenti.  

Franco Pasqualetti presidente di Interporto Padova sottolinea: “Sono ovviamente soddisfatto di questo nuovo traguardo che ci permette di offrire in modo migliore un servizio oggi molto richiesto dagli operatori. Noi cerchiamo di essere sempre al passo col mercato e se possibile di anticiparlo nelle sue esigenze”.

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