Imprese portuali a Taranto

Nella foto (da dx): Michele Conte e Sergio Prete.

TARANTO – Il porto è l’insieme delle imprese, delle attività produttive e dei servizi che generano domanda in grado di catturare stimoli esterni, per diffondere poi, i propri effetti verso l’intera economia… il Porto vissuto quindi come il luogo preposto, il luogo principe in cui una città di mare sviluppa la sua economia.

Questo il senso che il The International Club Propeller of Taras nel corso dei Taranto Port Days 2022, organizzati dall’AdSP Mar Ionio – Porto di Taranto – ha voluto dare al suo incontro, alla presenza di 👤 Umberto Masucci, presidente del The International Club Propeller Nazionale, che ha messo a confronto in uno storytelling vivace, le storie e i protagonisti che rappresentano e hanno rappresentato la storia del Porto commerciale di Taranto.

Il porto di Taranto – è stato ribadito – si presenta oggi come una struttura polivalente, integrata nel sistema portuale nazionale ed europeo e caratterizzata da movimenti di una discreta varietà di merci e dall’avvio del traffico passeggeri.

Il movimento delle merci e dei passeggeri è indicativo della capacità che il porto ha di garantire servizi agli armatori e alle società di spedizione, ma rappresenta, contestualmente, il sistema economico di un intero territorio che ha nel porto il suo il punto di collegamento in una dimensione commerciale nazionale e internazionale. Far conoscere alla gente il Porto e le sue peculiarità, cosa accade al suo interno è fondamentale per la crescita della città. Questi i presupposti che hanno alimentato il dibattito condotto sapientemente da 👤 Giuseppe D’Ettore referente del The International  Club Propeller  of Taras con i suoi ospiti.

🗣 L’obiettivo quindi – ha specificato 👤 Michele Conte, presidente del The International Club Propeller of Taras – è far conoscere quanto accade nel nostro porto, trasmettere il valore del porto commerciale alla cittadinanza, questo non è solo l’auspicio con cui sono nate le giornate dei Port Days,  ma è il nostro principale obiettivo – che riconosce  il valore delle relazioni tra i porti e le città italiane che li ospitano, avvicinando a questi scali le comunità che ci vivono intorno – ha continuato Conte – per far appunto conoscere come i porti in ogni parte del Mondo creino occupazione e ricchezza, come sono importanti per l’offerta turistica dei paesi e strategici per l’economia del territorio. 

L’incontro è stato poi l’occasione per dibattere con i vari protagonisti,  da Valentino Gennarini, decano delle agenzie marittime del Porto di Taranto, a Marisa Metrangolo, presidente di Stella Maris Taranto e vicepresidente nazionale dell’Associazione Stella Maris, da Adolfo Melucci, ex amministratore della Compagnia Portuale Neptunia, a Cosmo Uglietta, Pilota del Corpo dei Piloti del Porto di Taranto, da Ivan Di Giacomo per il Gruppo Ormeggiatori Taranto, a Luca Piliego, vicepresidente dei Giovani Raccomar Puglia e con il Comandante della Capitaneria del Porto di Taranto, Diego Tomat,  che ha posto l’accento sulla importante ed imprescindibile “sinergia” che ci deve essere tra tutti gli attori/Enti per far sì che un porto sia, e soprattutto, resti competitivo.

Da Michele Conte presidente del The Intenational Club Propeller of Taras, a 👤 Sergio Prete, presidente dell’Autorità di Sistema del Mar Ionio, Porto di Taranto, con i quali si è discusso di drivers di attrazione e sviluppo degli investimenti, di attività dominanti a Taranto, dai containers alle rinfuse solide, dell’offerta per le crociere, delle Zes come fulcro nevralgico di un sistema logistico, di sfide green, di semplificazione burocratica, del fabbisogno etico di chi lavora nell’ambito marittimo e portuale, di formazione per i giovani, di alternative intermodali, di vocazioni e strategie.

Questo e molto altro è il nostro Porto: il Porto di Taranto.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

*