Piombino, l’acciaieria ora riparte

PIOMBINO – Che sia, finalmente, la volta buona? La settimana scorsa è stato firmato l’accordo iniziale (protocollo di intesa) per realizzare una nuova acciaieria a Piombino, che dovrebbe rilanciare il sito siderurgico da anni in stand-by. Il ministro d’Urso l’ha ribadito ieri l’altro, giovedì in presenza.

Le parti coinvolte sono come noto il ministero delle Imprese e del Made in Italy, la Regione Toscana, il Comune di Piombino e le aziende siderurgiche Metinvest e Danieli. Il protocollo di intesa formalizza i termini generali, poi le parti firmeranno entro quattro mesi l’accordo di programma, un documento più concreto e operativo per la realizzazione del progetto.

Il protocollo prevede la creazione di un polo siderurgico a Piombino, tramite la costruzione di una nuova acciaieria che sarà finanziata da Danieli, multinazionale italiana che produce impianti per la siderurgia, e dal gruppo ucraino Metinvest, lo stesso che controllava l’acciaieria Azovstal distrutta dai russi a Mariupol, in Ucraina. Sul piatto, secondo gli accordi sottoscritti, ci sono due miliardi di euro di investimento dal gruppo Metinvest-Danieli per un nuovo forno elettrico digitale e linee di laminazione per coils; previsto anche un ammodernamento di tutte le linee di produzione da parte di Jsw Steel (Jindal) con un investimento supplementare di 145 milioni per ricostruire il laminatoio delle rotaie con pezzi lunghi fino a 120 metri l’uno, raddoppiando la produzione del passato fino a 600 mila tonnellate annue. È previsto che l’alimentazione del complesso avvenga in buona parte con rottame: viene ribadita dunque l’importanza del porto come punto focale per gli arrivi e la partenza dei materiali.

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