Digitalizzare le PMI: il punto per l’Italia

MILANO – Per il 43% delle imprese individuali, il 35% delle società di persone e il 30% delle società di capitali italiane la digitalizzazione è ormai “una tappa fondamentale del processo di crescita” dell’azienda. È quanto emerge dal secondo Osservatorio Piccole Imprese Italiane lanciato da Credimi, il più grande digital lender per le imprese in Europa Continentale, e realizzato da Nextplora, agenzia di Insight Management, su un campione di 1.200 aziende con fatturato fino a 10 milioni di euro, suddivise in parti uguali tra i settori di industria, commercio, edilizia e servizi e analizzate per forma giuridica (ditte individuali, società di persone, società di capitali). Una consapevolezza che nasce anche dal fatto che una maggiore adozione di strumenti digitali non solo permette di rispondere meglio alle modificate esigenze dei clienti ma permette anche di gestire in modo più efficiente molti processi aziendali. Ad effettuare gli investimenti maggiori nell’ultimo anno sono state le aziende operanti nei servizi (68%) seguite da quelle dell’industria (59%) e del commercio (57%). Le resistenze più forti a questo tipo di investimento arrivano dal settore dell’edilizia, dove solo il 34% delle imprese ha investito in digitalizzazione.

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