“Bretella” palancole e speranze
PIOMBINO – Di positivo, dal Forum organizzato all’hotel Falesia da Confindustria Livorno, sono emersi un paio di (importanti) dettagli. Il primo: il commissario straordinario per l’autostrada A-12 avvocato Antonio Bargone ha promesso formalmente che i lavori per il collegamento della 398 al porto (la sospirata bretella tra l’autostrada costiera e le banchine) cominceranno entro la primavera dell’anno prossimo, il 2011.
“Ci attendiamo che il progetto esecutivo sia approvato entro il prossimo settembre – ha detto, e dopo 90 giorni al massimo cominceremo i lavori”. Il secondo: il presidente dell’Authority Luciano Guerrieri – uomo pragmatico e a suo modo assai prudente negli entusiasmi – ha riferito che c’è una netta inversione di tendenza per i traffici e negli ultimi due mesi, gennaio e febbraio gli aumenti si sono addirittura impennati (febbraio 2009, circa 287 mila tonnellate: febbraio 2010 circa 686 mila tonnellate: se il buon giorno si vede dal mattino…).
Vorremmo fermarci qui e dimenticare quello che invece di negativo è saltato fuori. E non sono poche cose. La prima: la “bretella” 398 per il momento si ferma alla periferia del porto, al Gagno, e da lì alle banchine è tutto da vedere perché deve attraversare una zona fortemente inquinata della cui bonifica la SDTA (l’ha detto Bargone) giustamente non vuole e non può farsi carico. Il sindaco Anselmi ha proposto un collegamento alternativo, praticamente sfiorando dal Gagno la zona di “Terre Rosse” (indicata peraltro come prossimo polo nautico) ma è tutto da decidere. La seconda: come ha ammesso lo stesso ministro Matteoli, le problematiche tecnico-giuridiche dei dragaggi e delle bonifiche e delle famose “palancolate” alla Mascazzini sono tutte da definire, perché così come stanno sarebbero praticamente inattuabili visti i costi. Da qui l’appello di Guerrieri e Gemignani per rivedere gli accordi di programma, vittime di procedure burocratiche che accentuano la crisi e non aiutano certo a contrastarla. Come a dire: maledetta burocrazia che invece di dare una mano a risolvere i problemi li amplifica e li complica.
Se vogliamo chiudere con una speranza, possiamo tornare a Guerrieri: che ha presentato, a fianco del palco del Forum, una cartina del nuovo piano regolatore portuale, completo delle aree per la nautica e dei nuovi piazzali. Ha detto che è in fase di Via e spera di vederlo presto approvato perché tutte le istituzioni sono con lui. E vi assicuro che se Guerrieri ci riuscirà, il porto di Piombino farà un salto di qualità epocale: da porta dell’Elba a porta della Toscana sul Mediterraneo. Livorno, se ci sei batti un colpo…
A.F.