Undici nella gara Toremar

Si sono proposte anche Corsica & Sardinia Lines, Moby Lines e Buquebus Italia

Riccardo Conti

LIVORNO – La Toremar ormai regionale a tutti gli effetti ha avviato la regolarizzazione sia dei marittimi precari sia dei “facenti funzione” (tra cui alcuni comandanti e direttori di macchina) anche per presentarsi alla prossima gara della privatizzazione senza conflitti sindacali e con un organico completo.

L’accordo è stato raggiunto tra i tre sindacati dei marittimi e il comandante Angelo Roma, amministratore unico della compagnia regionale di navigazione, passata dalla Tirrenia alla Regione alla fine dell’anno scorso. Si tratta complessivamente di mettere in regola con gradi e contratti 55 marittimi, di cui ben 35 che svolgono funzioni superiori al livello fino a ieri riconosciuto. Rimane aperta ancora la richiesta sindacale – che il comandante Roma sta già esaminando nei dettagli – per arrivare all’aumento dell’organico ufficiale, oggi di 181 elementi, e che i dipendenti considerano inadeguato per far funzionare al meglio la compagnia di navigazione dell’arcipelago toscano.

Intanto è scaduto mercoledì scorso il termine posto dalla Regione Toscana per le “dichiarazioni di interesse” da parte degli armatori che intendano partecipare alla gara della privatizzazione di Toremar. Si parla di undici “dichiarazioni” di altrettante società, tra cui almeno una – la Buquebus Italia, con amministratore Silvio Fancellu – facente capo all’estero. Avrebbero inviato “dichiarazione d’interesse” con tanto di scheda della società allegata – come richiesto dalla Regione – anche Forship (Corsica & Sardinia Ferries, amministratore delegato Euan Lonmom), Moby Lines di Vincenzo Onorato, la Medmar partenopea e La Nuova Compagnia Toscana di Navigazione costituita ad hoc dagli elbani.

La Regione Toscana si è riservata adesso di esaminare le “dichiarazioni” vagliandone i contenuti e quindi di predisporre la gara per la privatizzazione entro la fine dell’estate, ammettendovi quelle società armatrici che risulteranno compatibili sulla base delle suddette “dichiarazioni di interesse”.

Come noto analoga procedura è stata seguita a livello nazionale dal governo centrale per la Tirrenia (la holding dalla quale sono state scorporate la Toremar, la Saremar e la Caremar: mentre vi è rimasta legata la siciliana Siremar), alla quale sono state notificate ben 16 dichiarazioni di interesse attualmente tutte ammesse dopo una prima cernita delle caratteristiche.

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