Civitavecchia in Cina

Una missione di operatori guidata dal segretario dell’Authority Guacci

Giuseppe Guacci

CIVITAVECCHIA – Il porto di Civitavecchia prosegue nel percorso avviato per creare un ponte commerciale verso l’oriente. L’Autorità Portuale ha partecipato ad una serie di incontri in Cina per gettare le basi di scambi commerciali che, dopo l’apertura di rapporti istituzionali tra i porti, coinvolgano direttamente gli operatori economici. La delegazione dell’Authority, guidata dal segretario generale Giuseppe Guacci, era composta dai rappresentanti di imprese locali e non solo, attive sia nel porto che nel settore dell’import: Bellettieri, Centro Benedetti di Tarquinia, Cointra di Fiumicino, Customs Marine, Interminal, Panama, Traiana, con l’assistenza dell’avvocato Enrico Toti per gli aspetti giuridici dei rapporti da avviare, culminati nella sottoscrizione di una lettera d’intenti fra il Porto di Lianyungang e l’Autorità Portuale di Civitavecchia.

Il documento siglato da Guacci prevede la promozione di scambi di informazioni sui progetti di sviluppo e la gestione dei due porti, sulla tutela ambientale e l’organizzazione del lavoro. Dal punto di vista dei traffici, si mira a rafforzare la collaborazione e la comunicazione dei due porti su ogni possibile aspetto relativo a navi passeggeri, container, stoccaggio e logistica delle merci.

Particolare interesse ed importanza, nell’ambito dell’agenda della visita in Cina, ha rivestito l’incontro del segretario generale con l’ambasciatore italiano a Pechino, Riccardo Sessa.

Il rappresentante diplomatico ha sottolineato l’importanza di promuovere progetti concreti dei porti nazionali.

“In questo senso – commenta Guacci – l’ambasciatore ha potuto apprezzare la progettualità del porto di Civitavecchia, che si pone come nodo logistico del centro Italia al servizio del Mediterraneo, avendo ben presente la “vision” derivante dallo sviluppo dei nuovi mercati e delle nuove rotte, sulla base della quale  è possibile ipotizzare una marginalizzazione e un qualche arretramento strategico del Mediterraneo quale bacino di passaggio per connettere i mercati asiatici con il nord Europa e la East Coast del continente americano. Il Mediterraneo, rimanendo un mercato di oltre 800 milioni di abitanti non perderà certo la propria importanza, ma assisterà a sensibili variazioni nella modalità di trasporto delle merci, a favore del sistema ro-ro. Sotto questo aspetto, avendo Civitavecchia puntato da subito sulle Autostrade del Mare, divenendone un hub strategico, per il Porto di Roma si profila uno scenario molto interessante, che in questa occasione abbiamo illustrato all’Ambasciatore Sessa, che ha convenuto sulla possibilità di attivare un concreto flusso di traffici tra quella che è una delle aree di maggiore sviluppo della Cina ed il Porto di Roma”.

Il porto di Lianyungang è uno dei primi 10 porti cinesi e negli ultimi anni è al centro di un forte interesse del governo, che sta investendo ingenti risorse in nuove infrastrutture.

La delegazione italiana è stata ricevuta dal sindaco di Lianyungang, dal capo della Contea di Guannan, dal presidente dei Lavoratori Portuali e dal vice-presidente della locale Autorità Portuale, con cui è stata siglata la lettera d’intenti.

“Il nostro obiettivo – aggiunge Guacci – una volta avviati rapporti di carattere istituzionale tra i porti, è quello di coinvolgere da subito imprese ed operatori commerciali, che dovranno attivare i traffici, focalizzando le attività di possibile interscambio tra i porti, sulla base della lettera di intenti. Alla delegazione italiana abbiamo anche trasmesso e fatto conoscere le potenzialità e le opportunità che offre la Cina, con particolare riferimento alla zona di Lianyungang”.

“Il risultato principale ottenuto, che è al tempo stesso un punto fermo di partenza per il futuro – conclude Guacci –  è quello di aver promosso il porto di Roma quale realtà logistica strategica per il Paese, in grado di rappresentare una delle principali destinazioni per le merci provenienti dalla Cina, creando un corridoio valido ed alternativo a quello Tianjin-Genova. Civitavecchia, Porto di Roma, per la sua posizione geografica, per come è strutturato e per i servizi che è in grado di offrire, mira a porsi come un via alternativa a quelle tradizionali, ormai sature e quindi poco veloci e convenienti”.

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