Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Bilancio Authority ok ma le imprese non tutte

Una mezza dozzina dovranno integrare il personale – Gli avanzi di bilancio e i raffronti con gli altri porti

Roberto Piccini

LIVORNO – La Port Authority di Roberto Piccini ha discusso ed approvato all’unanimità in consiglio portuale il bilancio consuntivo 2009. Le cifre: per competenza 32,9 milioni le entrate, 21,6 le uscite con avanzo di 11,3 milioni. Per cassa 37,6 milioni di entrate e 28,8 di spese con fondo di cassa al 31/12/2009 di 59,3 milioni, di cui realmente disponibili al di fuori degli accantonamenti 27,6 milioni.

Approvazione unanime, dunque, in attesa dell’ok del ministero. Nella quale approvazione è stato anche evidenziato che l’avanzo di amministrazione di 27,6 milioni (peraltro nettamente in linea con quanto avviene negli altri principali porti: a Genova l’avanzo è intorno ai 55 milioni, e anche porti in affanno hanno registrato cospicui avanzi) rappresenta un semplice elemento teorico, essendo già previsto che verrà impegnato per maggiori oneri derivanti da iniziative in corso (il finanziamento della seconda vasca di colmata è tra queste) e fa parte degli accantonamenti doverosi come il TFR e il fondo rischi.

Nei dettagli, il comitato portuale ha anche approvato un paio di importanti interventi che andranno ad incidere nella qualità della vita della città: come la ricostruzione del muro di sponda dei Fossi sugli scali Olandesi, a fianco della centralissima piazza Cavour, crollato anni fa e frettolosamente risanato con una colata di cemento, che adesso sarà di nuovo ripristinato con le pietre originali recuperate e ripulite; e come la bonifica del fosso di via de’ Pazzi, in area Cateratte, dove saranno dragati circa 3000 mc di fanghi e liquami che d’estate ammorbano l’aria, conferendoli in discarica. Sarà anche ripavimentata un’area sulla calata Orlando recuperando un ottimo piazzale a bordo del terminal dei rinfusi. Tra gli altri provvedimenti approvati dal comitato anche il nuovo contratto integrativo per il personale dell’Authority e la prima fase della bozza di piano operativo triennale in corso di discussione con le categorie e gli operatori.

Nell’ambito del comitato portuale è stata infine presentata la conclusione della tanto attesa indagine sulle autorizzazioni e le concessioni di aree portuali. Come era stato più volte anticipato, alcune imprese dovranno integrare entro l’anno il proprio personale e i propri mezzi per mantenere gli standard richiesti dalle concessioni stesse. Risultano in particolare sotto standard per il personale la Dole Term (che peraltro sta per migrare al Livorno Reefer) , la Fratelli Bartoli, la Mediterranea Trasporti, la Neri Spa, la Sintermar, la Tozzi e la Unicoop Impresa. Nel frattempo le suddette imprese potranno attingere personale dall’agenzia interinale Agelp, che oggi non se la vede benissimo per il calo dei traffici sul porto.

Pubblicato il
5 Maggio 2010

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio