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Assomarinas e caccia al diportista

Se ne parlerà a metà settembre a Catania – L’accusa al Fisco di un vero e proprio “assalto alla diligenza”- Invito ad intervenire anche al ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla

Roberto Perocchio

CATANIA – Questa volta è stata scelta la Sicilia per l’assemblea nazionale di “Assomarinas”, l’associazione dei porti turistici italiani presieduta da Roberto Perocchio. Lo spiega in una nota l’addetto stampa dell’associazione stessa Massimo Bernardo, dopo aver premesso che l’assemblea aprirà un dibattito sul tema “100 porti turistici a confronto: il ruolo dell’impresa privata di servizio al diporto nautico tra direttive europee e federalismo demaniale”. Tra i relatori oltre allo stesso presidente Perocchio ci saranno anche il professor Stefano Zunarelli, ordinario di diritto della Navigazione all’Università di Bologna, un rappresentante della conferenza delle Regioni e il presidente del distretto nautico della Sicilia Antonio Di Monte.

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Anticipando i grandi temi che impegnano lo sviluppo della portualità turistica italiana che saranno al centro dell’attività di Assomarinas, (l’Associazione Italiana Porti Turistici associata a UCINA e a Federturismo), al prossimo Salone Nautico Internazionale di Genova, gli interventi programmati per l’assemblea generale dell’Associazione che si terrà il prossimo 16 settembre all’hotel Excelsior di Catania, denunceranno la contraddizione in essere tra la preziosa funzione di volano dello sviluppo della portualità turistica e la “caccia al diportista” scatenatasi da Trieste a Ventimiglia  proprio nel cuore della stagione nautica.

“La nostra assemblea – spiega il presidente di Assomarinas Roberto Perocchio – rappresenterà il vero termometro, non solo per verificare lo stato di salute del comparto dei servizi nautici, ma punterà anche a far emergere tutte quelle contraddizioni  che si sviluppano tra il titanico sforzo degli investitori privati nel dotare la costa italiana di una efficiente e capillare rete di porti turistici, economicamente ed ambientalmente sostenibile e l’assalto alla diligenza perpetrato dal Fisco italiano”.

Si continua, dunque, a non capire che la nautica rappresenta un diritto comune di tutti gli italiani di andar per mare e di poter godere così della risorsa più preziosa e della più grande attrazione di cui il Paese dispone.

All’assemblea, proprio per l’importanza e l’attualità delle tematiche proposte, sono stati invitati oltre al presidente di UCINA Confindustria Nautica Albertoni, il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, quello dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, il presidente della Commissione Trasporti  del Senato Luigi Grillo, quello della Commissione Ambiente Antonio Dalì  e quello della Commissione Finanze Gianfranco Conte oltre al presidente del Coordinamento delle Regioni Vasco Errani.

“La scelta della Sicilia, regione strategica nelle rotte mediterranee della nuova Europa, isola nelle cui strutture sta convergendo gran parte del nuovo bacino dell’Europa allargata e delle aree balcaniche – conclude Perocchio – si inquadra nei programmi di consolidamento del network, con ben 86 porti,  rappresentato da Assomarinas alla luce anche dell’elevato tasso di incremento delle nuove infrastrutture nell’ambito delle quali la bandiera dell’impresa privata non potrà essere certamente ammainata né dal “terrorismo fiscale” né dall’indebita interferenza degli apparati amministrativi”.

Nel corso dell’assemblea sarà presentata in anteprima nazionale l’indagine conoscitiva realizzata da Assomarinas  sull’andamento del mercato dei servizi nautici e le previsioni degli operatori per la prossima stagione nautica.

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Pubblicato il
28 Agosto 2010
Ultima modifica
23 Settembre 2010 - ora: 18:11

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