Capitanerie di domani: l’ammiraglio Brusco fa il quadro a Livorno

Marco Brusco (a sinistra) e Ilarione Dell'Anna
LIVORNO – Prima visita ufficiale alla direzione marittima della Toscana del neo-comandante generale del corpo delle Capitanerie, ammiraglio ispettore capo Marco Brusco. Ed ha avuto come oggetto il centro logistico e di formazione intitolato alla medaglia d’argento Bruno Gregoretti, in via Zambelli, e successivamente la nuovissima capitaneria di Piombino. Due visite molto gradite all’ammiraglio Brusco, che nella direzione marittima labronica ha trascorso oltre due lustri della sua vita professionale.
Accompagnato dal contrammiraglio (Cp) Ilarione Dell’Anna, comandante della direzione marittima, l’ammiraglio Brusco si è intrattenuto nel centro “Gregoretti” con i partecipanti a due master di specializzazione, rispettivamente per la formazione al comando delle sedi distaccate più lontane e per la preparazione del personale che opererà nel campo della pesca, anche come braccio operativo del ministero dell’Ambiente.
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Nel corso degli incontri, l’ammiraglio Brusco ha espresso soddisfazione per l’ottimo funzionamento della direzione marittima della Toscana, ha risposto a numerose domande sia tecniche sia etico-formativo dei partecipanti ai corsi, e si è infine intrattenuto brevemente con la stampa sulla “mission” del personale delle Capitanerie.
“Vogliamo formare ufficiali, sottufficiali e personale tutto – ha detto l’ammiraglio Brusco – sia con la giusta preparazione professionale, sia con un’etica del servizio al pubblico, nell’interesse della collettività e a suo stretto contatto. Meno burocrati, semmai ce ne siano mai stati, e più specialisti appassionati del proprio lavoro, che è proiettato nel far rispettare le leggi ma anche e specialmente nell’aiutare i cittadini, fino alla salvaguardia della loro vita sul mare”. La motivazione di fondo dei militari delle Capitanerie – ha ribadito l’ammiraglio comandante – dev’essere quella di chi si sente vicino alla gente, e dalla gente si sente supportata, aiutata, indirizzata. I compiti di polizia marittima fanno parte dei nostri doveri, ma prima di tutto viene l’impegno a far comprendere ai cittadini che le leggi vanno rispettate – e possibilmente comprese e condivise – nel loro stesso interesse.
Al termine dell’incontro si è parlato brevemente anche dei nuovi mezzi navali che le Capitanerie stanno ricevendo o riceveranno: in particolare le nuove motovedette “classe 300” costruite da Codecasa (le prime 5 sono già in servizio) che rappresentano il meglio nell’ordine dei mezzi intorno ai 30 metri; quindi i due nuovi pattugliatori offshore che sostituiranno la classe 400, poi il grande supply vassel con compiti operativi di appoggi e di supporto, infine la nuova linea di elicotteri biturbina. “I mezzi destinati al Corpo – ha detto Brusco – sono legati alle non grandi disponibilità attuali dello Stato, e potrebbero esserci anche ulteriori sacrifici dalla Finanziaria. Ma facciamo tutto il possibile per non perdere in operatività ed in addestramento”.
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