Allo studio le proposte per sburocratizzare il comparto con norme di modelli francese e inglese
LIVORNO – E’ uno di quei temi che un tempo si definivano “di lana caprina” ed oggi, pur mantenendo lo stesso grado o quasi di indecifrabilità, coinvolgono una parte sempre più larga dei mestieri del mare, specialmente nel comparto tanto promettente quanto tartassato del diporto nautico. Tartassato da leggi sbagliate, da provvedimenti velleitari, da superfetazioni di norme che alla fine dicono tutto e il contrario di tutto.
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