Benetti guarda al BRIC

Le vendite tornano a crescere, ma il settore conta anche sul refitting

Vincenzo Poerio

LIVORNO – Adesso tira un respiro di sollievo, anche se la buriana non è ancora passata del tutto. Ma dopo aver girato come una trottola tre continenti, aver visitato una mezza dozzina di saloni internazionali, e aver corso dietro “con guanti da anguille” a clienti mai come oggi difficili da stringere, l’amministratore delegato di Benetti Yachts (gruppo Vitelli) ingegner Vincenzo Poerio si ferma a fare il punto. Intanto sulle vendite: 11 mega-yachts venduti nel 2010, due di più del 2009, che non è moltissimo ma segna comunque una risalita della curva dopo crescenti preoccupazioni. Per l’anno in corso Poerio parla di un ulteriore incremento previsto intorno al 5%. Anche la recente divisione della struttura del gruppo, con le barche fino a 30 metri affidate a Paolo Cesani e quelle oltre direttamente al solito Poerio (35% della produzione complessiva ma assai di più del fatturato) è stata considerata una razionalizzazione; anche perché il comparto delle barche più grandi, come ha spiegato di recente Poerio, ha delicatezze tutte particolari, “dove convivono logiche commerciali con relazioni personali, con il cliente che non si limita a comprare una nave da diporto, ma la vuole vedere nascere e crescere su proprie precise e spesso esclusive indicazioni”.

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