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Portualità al Big Blu

Un’analisi in vista dell’assise mondiale di Singapore

VENEZIA – Partita aperta tra investitori privati ed interventi pubblici nella portualità turistica: un “rapporto” che nel nostro Paese registra un differenziale che va dall’80% per i primi con un patrimonio consolidato in 140.000 posti barca per un valore che si aggira attorno ai 10 MLD di Euro contro il 20% di investimenti pubblici con 30.000 ormeggi pari ad un valore di 1,5 MLD. Numeri questi che confermano il maggiore dinamismo e la migliore capacità di penetrazione nel mercato dell’impresa privata specializzata nell’offerta di servizi al turismo nautico.

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Questo lo scenario nel quale ASSOMARINAS, l’Associazione Porti Turistici Italiani associata ad UCINA Confindustria Nautica e a Federturismo con 88 realtà infrastrutturali presenti sulla costa italiana dal Friuli alla Liguria passando per la Sicilia, ha chiamato a raccolta, nella tavola rotonda moderata dal giornalista di Nautica e Superyacht Massimo Bernardo, sabato in apertura del Big Blu alla Fiera di Roma, i protagonisti dell’eccellenza privata del comparto: il tema rivendicare la migliore capacità dell’iniziativa privata nel valutare da una parte la reale sostenibilità dei nuovi progetti dedicati alla realizzazione di strutture per la nautica da diporto e, dall’altra, nell’ottimizzare la “customer satisfation” da parte dell’utenza attraverso il persistente rinnovamento delle strutture e dei servizi.

“La realizzazione e la gestione dei porti turistici tra iniziativa privata e intervento di Stato” è stato il tema dell’incontro con la presenza oltre ai rappresentanti di pubbliche amministrazioni ed associazioni nazionali di categoria come il presidente di Assonautica Nazionale Gianfranco Pontel, Cesare Pambianchi, Luca Simeone delegato Confindustria Lazio, anche esperti della portualità turistica italiana ed internazionale, come lo stesso presidente di ASSOMARINAS Roberto Perocchio e il professor Stefano Zunarelli ordinario di Diritto di Navigazione presso l’Università di Bologna con Leandro Gasperini. Nell’incontro si è tracciato un quadro d’insieme del settore portuale turistico con particolare riguardo al prepotente sviluppo nei mercati maturi, come quello degli USA e di alcuni paesi europei, delle grandi catene private che operano nella gestione dei porti turistici.

In questo contesto per il network rappresentato da ASSOMARINAS, il convegno è stato anche l’occasione per verificare, con gli enti regionali oggi chiamati a pilotare il federalismo demaniale, il futuro del comparto e la correttezza di questa impostazione in attesa dell’approfondimento delle tendenze in atto attese dai grandi network privati internazionali alla prossima conferenza mondiale di Singapore organizzata da ICOMIA dal 10 al 12 maggio 2011.

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Pubblicato il
23 Febbraio 2011

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