Compleanno del “Vespucci” ottant’anni dal varo
LA SPEZIA – L’ottantesimo compleanno è sempre un bel traguardo: quando poi riguarda una nave è quasi un record. E se poi si tratta di una nave a vela, come il nostro “Amerigo Vespucci” della Marina Militare, si può parlare di miracolo. Così è in questi giorni, con la celebrazione di ottant’anni dal varo, avvenuto il 22 febbraio del 1931 a Castellamare di Stabia, della bella nave scuola della nostra Marina Militare. Cento metri di lunghezza massima (bompresso compreso) uno scafo d’acciaio che viene puntigliosamente revisionato ogni anno prima della crociera estiva, il “Vespucci” è il tre alberi ancora in vita più celebre del mondo. E a differenza degli altri retaggi del passato (dal “Victory” di Nelson al “Cutty Sark” delle celebri corse del the) è una nave a vela che ancora naviga e non si limita a starsene in un bacino di museo.
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Rimodernato nel 1951 e nel 1958, il “Vespucci” è in realtà una nave – caserma: affascinante e legata alle tradizioni degli ufficiali di marina di ieri e di oggi – che ci hanno trascorso tutti i mesi di addestramento nei primi anni dell’Accademia Navale – è stata progettata proprio per dare alloggio ai circa 200 uomini d’equipaggio e ai 150 tra allievi ed istruttori che annualmente partono per la crociera di tre mesi. E’ quindi una nave larga e panciuta, costruita intorno ai massimi volumi interni possibili: il che non ne fa un levriero del mare, sebbene nelle andature portanti i suoi 3 mila metri quadrati di vele le conferiscano la dignitosa velocità di 6 o 7 nodi (avrebbe raggiunto, ma forse è un mito, anche gli 11 nodi con una furiosa burrasca). Spesso supplisce il suo motore elettrico, che tramite un sistema di dinamo è alimentato di corrente da due diesel: un sistema atipico, ma che fu ideato alla sua nascita perché in caso di guerra la nave doveva servire da ricarica per le batterie dei sommergibili. Le celebrazioni degli ottant’anni del “Vespucci” sono state tutte casalinghe, e sostanzialmente austere. Ma nel cuore di tutti gli ufficiali della marina il cin-cin per il suo compleanno si è accompagnato con l’augurio di esserci per sempre.
A.F.
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