Per il momento però il neo-presidente è “affiancato” da Asti in attesa del bilancio 2010
LIVORNO – Pacta sunt servanda, ovvero i patti si mantengono. E il patto tra le istituzioni regionale e locali per “risarcire” Roberto Piccini dal defenestramento dalla Port Authority, è stato onorato nell’annunciata assemblea straordinaria della Porto 2000. Da mercoledì scorso, su delibera dell’assemblea stessa, Roberto Piccini è presidente della divisione operativa della società, mentre la divisione immobiliare rimane sotto la presidenza – definita qualche mese fa – di Guido Asti. Al momento, fino cioè alla presentazione del bilancio consuntivo 2010 – prevista non oltre la metà di aprile – Guido Asti rimane anche come consigliere delegato a fianco di Piccini nell’operativa, salvo poi dimettersi – come ha dichiarato in assemblea, presenti Giuliano Gallanti e Riccardo Nardi – per concentrarsi sull’immobiliare. A quel punto tutte le deleghe dovranno passare a Roberto Piccini, che al momento è affiancato da Giorgio Gionfriddo, attuale segretario generale dell’Authority (ma in scadenza a fine maggio, quando probabilmente sarà sostituito da chi verrà scelto dal presidente oggi in pectore Giuliano Gallanti: il nome in pole position è quello di Federico Barbera) anche se il socio di minoranza della Porto 2000, la Camera di Commercio (23% delle quote contro il restante 73% della Port Authority) sta spingendo perché Asti rimanga a fianco di Piccini per l’intero suo mandato, contro una posizione nettamente contraria della Port Authority.
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