Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Gli interporti italiani a Monaco

BOLOGNA – Il Transport Logistic di Monaco ha chiuso le porte e l’Unione Interporti Riuniti ha fatto il punto sulla sua partecipazione all’importante evento fieristico che – dice una nota – “per l’associazione ha rappresentato la possibilità di affermare il ruolo e le potenzialità degli Interporti italiani più che mai pronti a supportare la ripresa economica in atto nonostante le oggettive difficoltà con cui il nostro Paese si confronta da tempo”.

[hidepost]

Nelle intenzioni dell’associazione c’era, infatti, anche quella di deviare l’attenzione del pubblico presente in fiera dalle inefficienze e dai problemi del Paese verso esperienze di successo, come gli Interporti, riconosciuti, proprio in Germania, come modelli di infrastrutture logistiche ad alto valore aggiunto.

“L’Unione Interporti Riuniti – continua la nota – ha aderito a questa esperienza con Assoporti con cui ha condiviso lo stand, proprio a voler sottolineare l’importanza di fare squadra e di agire come sistema, sinergicamente con altre realtà, i porti, complementari e interdipendenti nella catena logistica.

“Abbiamo necessità di cambiare registro, esaltando fuori confine quello che abbiamo di più competitivo, smettendo di puntare i riflettori sulle negatività e sulle carenze che certo non rappresentano per nessuno un elemento attrattivo” – ha dichiarato il presidente UIR, Alessandro Ricci, che si è detto soddisfatto dell’esperienza appena conclusasi soprattutto perché dalla stessa sono emersi numerosi elementi su cui lavorare per approfondire il dialogo logistico con la Germania e con altri Paesi.

L’Associazione, grazie al supporto di Invitalia, è stata protagonista anche di una giornata di incontri con una delegazione cinese alla quale si è cercato di dare dell’Italia un’immagine di affidabilità che certo la rete nazionale degli interporti può vantare senza alcun dubbio.

E’ questo l’aspetto su cui ha voluto puntare il presidente, intervenuto tra l’altro come relatore al Forum sulla logistica italiana organizzato dalla Camera di Commercio Italo Tedesca a Monaco in occasione dell’evento fieristico.

[/hidepost]

Pubblicato il
21 Maggio 2011

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio