I dragaggi e il comitato portuale
LIVORNO – Confermato per oggi il convegno nazionale su “La competitività dei porti e le problematiche dei dragaggi” alla Stazione Passeggeri, il comitato portuale è stato convocato dal presidente Giuliano Gallanti per mercoledì 13 luglio, dopo aver a lungo “ponzato” sulle richieste di date meno lontane da parte di una serie di operatori. Gallanti però ha voluto legare il comitato a un evento che dovrebbe essere storico: la presentazione con il sindaco Cosimi delle novità relative all’attesissimo e tante volte preannunciato piano regolatore del porto (in variante).
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Una presentazione che è stata preceduta da tanti brandelli di informazione, anche di recente alla presentazione del protocollo per i finanziamenti della Regione alla “foce armata” del Calambrone (vedi in questo stesso numero). Alle spicce: il presidente dell’Authority ritiene prevalente il riassetto del porto che esiste per aree omogenee (ro/ro, contenitori, traghetti passeggeri, etc.) ed ha chiesto allo scopo proposte tecniche specifiche alla Modimar, come peraltro già anticipammo. La Piattaforma Europa e i suoi sogni possono attendere, anche perché sia il presidente della Regione Rossi sia lo stesso Gallanti considerano la cosa fattibile solo quando (e se) il governo finanzierà la diga foranea di protezione. Lo chiederanno oggi al ministro Matteoli, presente a Livorno per l’importante convegno sui dragaggi che si terrà come noto per tutto il giorno alla stazione marittima presenti lo stesso ministro Matteoli e il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi (non ha aderito invece il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo: si vede che ha cose più interessanti da gestire). Al convegno, presieduto allo stesso Gallanti della Port Authority labronica, interverranno anche il senatore (Pd) Marco Filippi, il sindaco Cosimi e il presidente della Provincia Kutufà, l’ammiraglio Dell’Anna comandante della direzione marittima e l’ingegner Giovanni Motta dirigente dell’Authority per la sicurezza e l’ambiente. Per Assoporti interverrà nel pomeriggio, tra gli altri, il vicepresidente Luciano Guerrieri.
Proprio a Motta, che da anni tiene in mano il cerino acceso dei dragaggi, spetterà spiegare nei dettagli come si intende procedere all’annunciato dragaggio della “foce armata” dello Scolmatore e della Darsena Toscana. Si è detto, in questi giorni, in modo abbastanza sbrigativo che il materiale “potrà essere usato” per i ripascimenti delle spiagge del Calambrone e in parte versato in mare. Tutto da verificare, ovviamente, sulla base di quello che effettivamente le draghe tireranno su. Motta comunque può vantarsi di aver avviato la gara per la seconda vasca di colmata (tempo di realizzazione 30 mesi, assegnazione a fine estate), sperando – l’ha detto lui – che si possa realizzare a lotti operativi separati. Sulla prima vasca, che riceverebbe una parte dei più vicini dragaggi, siamo però ancora a dover fare consolidamenti, stabilizzazioni e ovviamente piazzali. I tempi, ah i tempi…
A.F.
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