Dragaggi, ancora troppi nodi in attesa del decreto 152/2006

Dovrebbe allargare le maglie per scaricare in mare le sabbie pulite, ma esistono altre normative (Santuario dei Cetacei) ferocemente ostative – La nautica del canale dei Navicelli e le porte vinciane – Foce armata, progetto vecchio “venduto” come nuovo?

Nella foto: (da sinistra) Luciano Guerrieri e il ministro Altero Matteoli.

LIVORNO – Per gli ottimisti, potrebbe aprirsi uno spiraglio sull’assurdo tutto italiano dei dragaggi impossibili: sono in dirittura d’arrivo nuove norme (decreto ministeriale in applicazione all’art. 109 del decreto legislativo 152 del 2006) già approvate alla Camera e adesso al Senato, che dovrebbero definire la caratterizzazione degli escavi, consentendo un loro parziale rilascio in mare. L’ha detto al convegno dell’Authority portuale livornese il funzionario del ministero dell’Ambiente Irene De Girolamo. E il ministro Matteoli, che ha chiuso il convegno, ha anche promesso che sulla legge di riforma della riforma portuale (revisione della 84/94) ci saranno norme relative ai dragaggi, e ogni suggerimento in tal senso gli sarà gradito.

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