Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

A Chioggia Barbotin d’oro per Mayerle

CHIOGGIA – Giuseppe Fedalto, presidente di A.S.PO. Azienda Speciale per il Porto di Chioggia, ha consegnato sabato scorso il XIX Barbotin d’oro all’architetto ingegner Giampietro Mayerle del Magistrato alle Acque di Venezia. Riconoscimento al suo lavoro che – dice la motivazione – ha contribuito al potenziamento ed allo sviluppo del Porto di Chioggia nel fragile sistema idraulico lagunare, culla della civiltà veneta. La consegna del tradizionale Premio avverrà nella nuova palazzina per servizi portuali di Isola Saloni.

[hidepost]

Il vecchio scalo commerciale di Isola Saloni cambia abito, con un nuovo centro direzionale realizzato in tempi record: in soli otto mesi. E’ il primo tassello di una nuova configurazione degli edifici della vecchia marittima, che preparano in modo più funzionale e moderno il Porto a nuove sfide e a nuove e inedite economie come potrebbe esserlo il traffico passeggeri. «Il trasferimento dello scalo commerciale in Val Da Rio è ormai completato per circa l’80 per cento e Isola Saloni può essere riorganizzata per le nuove esigenze di traffici e settori economici», è la posizione del presidente Giuseppe Fedalto.

I nuovi spazi sono ora a disposizione delle diverse amministrazioni dello Stato che operano nel Porto e, soprattutto dei privati che potranno svolgere al meglio il loro lavoro su: 1.000 metri quadrati al piano terra per servizi logistici, 750 metri quadri per la Capitaneria di Porto, la Guardia di Finanza e Polizia marittima, uffici per le operazioni di imbarco e sbarco della Dogana e per gli armatori e gli operatori portuali. Una zona ricettiva con bar e servizi vari completa il nuovo ambiente, realizzato da ottobre dello scorso anno al giugno del 2011. «Rispetto alla attuale situazione di sottoutilizzo di quell’area, si prospettano interessanti opportunità per gli imprenditori e la città grazie a questa nuova infrastruttura, soprattutto per quei settori come la crocieristica che presentano ampi margini di crescita occupazionale e di indotto», commenta Marco Bullo, presidente di Impreport.

[/hidepost]

Pubblicato il
10 Agosto 2011

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio