Grimaldi la Seatrag ed altre istorie
LIVORNO – Sarà che l’estate porta consiglio: e magari crea anche distrazioni e momenti di teste a riposo, per cui chi rimane sveglio colpisce di sorpresa. Sarà così: comunque, mai come di questi tempi si agitano nel porto labronico voci di affari in corso, di vendite e di acquisti, di cambi di strategie.
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Può anche darsi che se ne parlerà sabato prossimo 13 agosto, nel comitato portuale che il presidente Gallanti ha convocato un po’ a sorpresa e che sarà seguito da una conferenza stampa. Irrituale, se vogliamo: ma proprio per questo quasi certamente con qualche novità.
In attesa, le novità che girano riguardano quasi tutte il delicato comparto dei ro/ro e dei traffici auto. Presto detto: secondo le voci, già fatte circolare anche su qualche quotidiano, l’armatore Grimaldi avrebbe messo le mani sulla Seatrag – e sulla relativa concessione di 20 mila metri quadri alla radice della Darsena Toscana – per crearsi forse un’alternativa alla Sintermar; mentre sulla vicenda LTM, cioè il terminalista dei ro/ro all’interno del quale sono impegnati in un lungo braccio di ferro gli operatori di Agemar e la Compagnia portuali – si affaccerebbe un’operazione-bis della TDT, ovvero i portuali starebbero cercando di liquidare l’Agemar per far entrare la Cig genovese e l’imprenditore di riferimento Luigi Negri.
Sono voci: ma è difficile che dove c’è tanto fumo non cuocia anche un po’ d’arrosto. Tra l’altro sulla Seatrag l’armatore Grimaldi avrebbe bruciato sulla linea del traguardo un altro aspirante all’acquisto, Cristiano Lucarelli, che ci sarebbe rimasto parecchio male. E perché Grimaldi punterebbe sulla Seatrag? L’ipotesi che circola è che in questo modo si sarebbe garantito un terminal proprio, dove poter operare anche in autoproduzione se l’Autorità portuale e i sindacati continueranno a negargliela alla Sintermar.
Infine, rimane a galleggiare tra il gossip e le varie ipotesi la soluzione relativa al segretario generale dell’Authority. Gallanti ha preso tempo fino a settembre, quando scadrà anche la proroga dell’attuale responsabile, Giorgio Gionfriddo. Dicono che il presidente non abbia abbandonato l’idea di far venire a Livorno il suo fido Carena: ma non si capisce se opterebbe anche per un incarico più defilato (segreteria particolare, o simili) o se insisterebbe per la segreteria generale. E l’impegno preso dal partito di maggioranza livornese per la candidatura di Federico Barbera? Sarà interessante vedere se sarà la città, con il sindaco Cosimi in testa a spuntarla: oppure se arriverà Carena grazie al sempre più evidente “asse” tra Gallanti e il governatore della Toscana Rossi. A presto.
Antonio Fulvi
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