Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Svelti, Carpe diem tanto poi arrivano lacrime & sangue

ROMA – Qualcosa non torna. O almeno, non torna per noi poveri cristi, che non siamo dentro i meccanismi del potere e sappiamo le cose – meglio, crediamo di saperle – attraverso la Tv e i giornali. Dunque, alla vigilia di Ferragosto, crediamo di sapere che il mondo industrializzato sta lottando contro una gigantesca bancarotta, che la speculazione internazionale è in agguato pronta a succhiarci ogni risorsa, che quotidianamente ci annunciano manovre “lacrime & sangue”, ovviamente sui soliti noti che peggio per loro sono noti, pagano le tasse e non hanno inquattato conti nelle isole Cayman.

[hidepost]

Siamo in tanti, sia in vacanza che in ufficio o chiusi nella trincea di casa nostra, con la testa rientrata tra le spalle in attesa della stangata: che sia una patrimoniale (colpirà i ricchi? Ma se hai lavorato tutta la vita per una seconda casa sei un ricco?), che sia un prelievo forzoso sul conto corrente alla Amato, che sia … insomma, augurarci un buon Ferragosto sembra fare del sarcasmo.

Poi però giri pagina e leggi che la produzione industriale italiana sta decollando e sfiora i livelli pre-crisi, che le flotte portacontainers mondiali vanno al galoppo come consegne e come ordini delle giganti oltre i 15 mila Teu, che i tassi di crescita delle economie emergenti del Bric hanno ripreso a correre e in alcuni casi si preannunciano oltre al 10%, che le “love boats” vacanziere hanno fatto il pienone (mentre non lo fanno più i traghetti per Corsica e Sardegna, cari assatanati oltre misura).

Nel frattempo la disoccupazione giovanile avanza, i giornali vendono sempre di meno (impazza internet, ma si sa che è ancora oggi poco controllabile sui suoi veri effetti economici), la pubblicità latita e mette nei guai tutto un circuito dei media (noi compresi, ahimè), la gente con quattro soldi crede di essere furba e investe in oro, che oggi costa al suo massimo storico e come investimento è il più improduttivo ed egoistico che esista.

Insomma, chi ci capisce è bravo. O meglio: è bravo chi sa leggere da tutti questi elementi contrastanti come sarà il nostro prossimo futuro. A cominciare da settembre, quindi nemmeno troppo in là.

Ma allora, “Carpe diem”, secondo l’antica e sempre valida massima. Almeno per Ferragosto, godetevi il godibile. Tanto poi ci rivedremo a Filippi (ovvero a settembre) e per piangerci reciprocamente sulla spalla avremo tutto il tempo. Illudiamoci: noi speriamo che ce la caviamo.

Antonio Fulvi

[/hidepost]

Pubblicato il
13 Agosto 2011

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio