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Dragaggi: le speranze di Ceccobao

FIRENZE – Lo ha confermato l’assessore regionale ai Trasporti Ceccobao rispondendo ad un’interrogazione del consigliere Taradash sul contenuto della lettera aperta degli operatori del porto di Livorno. L’assessore ai Trasporti della Regione Toscana, Luca Ceccobao, ha replicato che «la giunta regionale ha da sempre riconosciuto al porto di Livorno un’importanza strategica e prioritaria ed un ruolo centrale nella piattaforma logistica costiera, il cui sviluppo rappresenta un elemento essenziale ed imprescindibile del programma regionale di sviluppo 2011-2015».

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Come noto nella lettera gli operatori del porto di Livorno denunciano la situazione di degrado, incuria e abbandono di quella che dovrebbe rappresentare la principale risorsa economica della città ed una delle principali realtà portuali della Toscana, nella quale si sottolinea che «il porto di Livorno si insabbia, gli affari se ne vanno e le diatribe locali diventeranno sempre più aspre per quella fetta di torta che diventa sempre più piccola».

Nell’interrogazione, Taradash ha evidenziato che nella lettera degli operatori «si esprime allarme per le condizioni di abbandono della realtà portuale e lo sconforto per le inadempienze di lunga durata di fronte alle esigenze drammatiche di manutenzione e ampliamento. Al tempo stesso, si richiamano le principali urgenze infrastrutturali e si richiedono interventi precisi di carattere legislativo».

«Il porto di Livorno – ha denunciato Taradash – è in una situazione di abbandono quasi totale, necessita manutenzione e ampliamento. C’è da recuperare il ritardo ultradecennale per le infrastrutture, gli operatori internazionali l’hanno abbandonato. Dobbiamo renderci consapevoli del fatto che il porto di Livorno è volano essenziale di tutta l’economia toscana».

Riferendosi agli interventi necessari, l’assessore Ceccobao ha confermato l’esigenza non più procrastinabile di realizzare le opere di dragaggio: «per assicurare la funzionalità del porto – ha spiegato – si prevede che la Regione concorra finanziariamente con l’Autorità Portuale alla realizzazione degli interventi di scavo del porto, autorizzando una spesa massima di 1,5 milioni di euro per gli anni 2012-2013».

Nella risposta l’assessore regionale ha precisato che la «Regione contribuisce con risorse di bilancio – per 35 milioni di euro – anche all’Accordo di programma, per l’adeguamento idraulico del Canale Scolmatore d’Arno per la realizzazione dei lavori alla foce. Un altro obiettivo dell’Accordo – ha concluso – è quello di giungere in tempi rapidi alla progettazione degli interventi finalizzati allo sbocco diretto a mare del canale dei Navicelli».

Il problema di fondo rimane la legislazione sui dragaggi e il fatto che la vasca di colmata livornese non sembra in grado di ricevere tutto quanto andrà dragato. E della possibile autorizzazione di sversare in mare le sabbie “pulite” poco o niente di concreto ancora si sa.

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Pubblicato il
5 Ottobre 2011

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