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In TDT primo semestre Ok

Nel terminal livornese anche un ottimo consuntivo di settembre

Alessandro Giannini

LIVORNO – Come già abbiamo riferito, il movimento dei contenitori nel primo semestre dell’anno sul porto labronico non è andato male. Sono stati movimentati – inclusi i trasbordi – 338.135 Teu con un incremento di 22,109 Teu (+7%) rispetto allo stesso periodo del 2010. L’incremento è maggiore allo sbarco (+9,2%) rispetto all’imbarco (+5%), che continua a segnare cifre modeste per le difficoltà dell’export nei comparti tradizionalmente serviti dal porto di Livorno.

Significativo, nel totale del movimento del porto, anche il consuntivo del più importante terminal container labronico, il TDT della Darsena Toscana di cui Alessandro Giannini è amministratore delegato. Il terminal ha “digerito” a quanto pare senza eccessivi traumi l’abbandono di Zim, anche per il subentro sulle stesse linee abbandonate dagli israeliani della MSC di Aponte. I suoi problemi di fondale, di recente alla ribalta anche per gli impegni della Port Authority, non gli hanno impedito di fare un buon lavoro.

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Il terminal della Darsena Toscana infatti ha chiuso il primo semestre con una movimentazione complessiva di 157.451 pezzi (tra contenitori da 20 e da 40 piedi) che comprende sia gli imbarchi che gli sbarchi e i trasbordi. Nel primo semestre dell’anno scorso i pezzi movimentati erano stati 147.128. I movimenti complessivi sono stati 167.482, che corrispondono a 250.514 equivalenti (nel semestre 2010 erano stati rispettivamente 156.852 e 236.807).

Sono cifre di tutto rispetto, che inoltre saranno presto seguite da quelle relative al terzo trimestre dove spicca, secondo le prime indicazioni, un settembre particolarmente positivo. Che lascia quindi sperare in un impatto solo marginale sul nostro porto della nuova crisi generale ripartita a fine estate e che rischia di bloccare di nuovo consumi e traffici.

Da sottolineare comunque che secondo le ultime analisi del “Il Sole-24” con i dati forniti da Confindustria, l’export italiano sta ricominciando a crescere dopo una pesante stagione di crisi, e cresce grazie in particolare alla piccola e media impresa specializzata: tanto che nel saldo all’export l’Italia – dati in percentuale – si è piazzata nella prima metà dell’anno prima in Europa tra i quattro grandi tradizionali, cioè Germania, Francia e Gran Bretagna. Sperando che duri.

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Pubblicato il
19 Ottobre 2011

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