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Ma i sogni non creano accosti

LIVORNO – Tutto sta, come sempre, nell’intenderci. Quando il sindaco Cosimi ci aveva detto che la “Piattaforma Europa” continua a rappresentare l’aspirazione – e l’obiettivo – del futuro porto, c’era venuto il dubbio che volesse provocare. Chessò, una specie di tirata di redini al presidente Gallanti – con il quale il feeling s’è parecchio raffreddato dopo la vicenda del segretariato generale negato a Barbera – il quale non ha fatto mistero, fin dall’inizio, di considerare la “Piattaforma Europa” come un irrealizzabile sogno di mezz’estate (Gallanti al suo arrivo si è espresso, come noto, con l’idea di uno sviluppo del porto verso terra e non verso mare).

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Cosimi invece ha ribadito in consiglio comunale che la “piattaforma” rimane l’obiettivo, e che la pianificazione di Piccini resta quella di riferimento per il Comune. Anzi: che Gallanti si spicci con le sue consultazioni sulle ”zone omogenee”, perché non c’è tempo da perdere. E che gli uffici di Gallanti si spiccino anche a consegnare i documenti per avviare la pianificazione di quello che c’è. Insomma, tirata di redini e colpo di speroni. Che qualcuno ha voluto vedere come un “assist” (magari postumo, o che forse prevede un nuovo, recuperato asse) a Roberto Piccini. Misteri della politica livornese.

Rimane aperto, nel concreto, il problema dei problemi per le crociere: quello delle banchine che non ci sono e non ci saranno ancora per un po’. Problema che rischia di farci scippare il business da La Spezia , che corre con il nuovo terminal crociere ed ha lo stesso nostro interland verso le città d’arte. Anche con il recupero totale dei due grandi accosti dell’Alto Fondale non si migliora granché la realtà d’oggi (i due accosti ci sono già, sebbene a pagamento per il “disturbo” della Cilp): e si rischia di perdere quello del molo Italia, anch’esso fondamentale. Non si è ben capito infine se ci sarà o meno nel 2012 l’ex 75 (che per le navi medie è stato il pane): e la destinazione dell’Orlando – due accosti al posto dei rinfusi, da trasferire alla sponda Est della darsena Toscana – fa parte del divenire, ma richiederà per essere convertita un certo numero di anni.

In estrema sintesi: a Miami, nella prossima sessione della fiera mondiale delle crociere, abbiamo a quanto sembra assai poco da offrire in più del consueto, che è troppo poco. Mentre il resto del mondo dei porti corre. E corre forte.

Antonio Fulvi

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Pubblicato il
2 Novembre 2011

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