Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Provinciali da oggi a Livorno

Massimo Provinciali

LIVORNO – E alla fine Habemus Papam: ovvero c’è ed è pronto all’inizio del lavoro il nuovo segretario generale dell’Authority livornese Massimo Provinciali. Già direttore generale nel ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Provinciali ha avuto il sospirato nulla osta dalla Corte dei Conti e da oggi s’insedia a palazzo Rosciano. Alle 12 è previsto un incontro con tutti i dirigenti apicali, che peraltro Provinciali aveva già visto nelle scorse settimane durante un paio di trasferte “esplorative”. Da Giorgio Gionfriddo, segretario uscente, riceverà la segreteria generale ed anche la carica di dirigente amministrativo ad interim, che Gionfriddo ha provvisoriamente coperto dopo il pensionamento del responsabile dottor Migheli.

[hidepost]

Un Interim, quello del dirigente amministrativo, che all’interno dell’Authority viene commentato con un filo di curiosità misto ad apprensione: perché configura una finestra lasciata aperta dal presidente Giuliano Gallanti al mai smentito progetto di far arrivare a Livorno il suo ex collaboratore all’Authority di Genova, l’allora segretario generale Sandro Carena, non appena si saranno concluse le sue attuali vicende giudiziarie.

Provinciali, che è un esperto dei meccanismi dell’alta (ma anche della bassa) burocrazia, arriva sulle ali di molte speranze. Difficilmente potrà far miracoli prima di aver preso in mano con totale conoscenza il suo incarico (ha già detto, con significativa ironia, che “nei primi cento giorni non farò che osservare e imparare”) ma su lui punta Gallanti per risolvere – se possible, il più urgente dei problemi del porto, quello dello sblocco dei dragaggi in Darsena Toscana. Sblocco che è necessariamente legato al dove conferire i fanghi, compresa la speranza di poter rilasciare in mare quelli classificabili come sabbie pulite. Un decreto ad hoc, più volte sollecitato, è fermo al ministero dell’Ambiente: e se fino a ieri si sperava che grazie all’intelligenza e alla sensibilità del direttore generale Grimaldi lo sblocco potesse avvenire celermente, con l’attuale crisi di governo e il previsto cambio di ministro le cose si sono fatte ancora più difficili. Ma se tramontano anche le speranze, addio promesse di una rapida pulizia dei fondali del porto. E – secondo i pessimisti – addio grande porto.
Comunque, un saluto di benvenuto al vecchio “amico” Provinciali dal nostro giornale. Con gli auguri di buon lavoro.

A.F.

[/hidepost]

Pubblicato il
16 Novembre 2011

Potrebbe interessarti

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora