Cilp in causa con Dole?
Per il momento però Raugei parla di richiesta di chiarimenti – La trattativa con Del Monte
LIVORNO – Si arriverà quasi certamente a una gara, dal prossimo gennaio, per la gestione dell’ex magazzino Taf sulla banchina ad Alto Fondale, oggi ancora in mano alla Cilp dopo decenni di utilizzo con la Dole.
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Le consultazioni avviate dal presidente dell’Autorità Portuale Giuliano Gallanti hanno trovato la Cilp leggermente “ammorbidita” sulla sua dichiarata volontà di mantenere il magazzino – gli serve per i forestali più delicati – ma il problema si è complicato perché all’esigenza della “Porto 2000” di farne il terminal per le crociere di testa di MSC si sono aggiunte anche le richieste degli altri operatori dei forestali: Scotto, Bonsignori, Neri Spa, eccetera. E mettere d’accordo tutti sembra estremamente complicato, con un’unica soluzione: scontentare tutti quelli dei forestali, dare l’ex Taf alla “Porto 2000” e trovare opportune compensazioni per gli altri. Dove? Sul molo Italia, replica Gallanti; che però va dragato velocemente anche sulle due banchine oggi a pescaggio zero (o quasi) e probabilmente su altre parti dello scalo (zona M) per raddoppiare i magazzini. Soluzioni tutte che hanno una logica, ma contro le quali sono i tempi fatalmente lunghi. Da qui l’impasse.
Con la Dole poi, la Cilp sta ancora trattando. Enzo Raugei e i suoi non hanno preso certamente bene il “tradimento” della compagnia, che ha deciso di cambiare vettorizzazione delle sue banane proprio in coincidenza con la tanto sospirata apertura della “Livorno Reefer”. “Potevano avvertirci anche in corso d’opera – dice amareggiato Raugei – e invece anche all’inaugurazione del grande magazzino frigo nessuno ci ha detto niente”. La trattativa, a questo punto, non è tanto sul dove andranno le banane di Dole – si parla di Civitavecchia e La Spezia, entrambi scali della compagnia MSC che si starebbe per aggiudicare (“Niente è stato ancora firmato”) i containers delle banane – quanto su come far rispettare il contratto che, sottoscritto l’anno scorso da Dole – assicurava fino al 2014 almeno 100 mila tonnellate di banane alla Cilp. “Abbiamo chiesto alla Dole – conferma Raugei – come intende onorare il contratto. Per il momento, solo una richiesta soft, in attesa di chiarimenti. Ma siamo decisi a non lasciare niente di intentato”.
Cilp ovviamente sta cercando compensazioni. Si parla molto, in questi giorni, della Del Monte (che ha disdetto il contratto con Vado): e la Cilp avrebbe offerto per la frutta esotica del gruppo non solo il magazzino ma anche la possibilità di sviluppare nel “Reefer” il ciclo completo, inscatolamento e trattamento della frutta al completo. Tutto da vedere. “Abbiamo ancora le spalle larghe – conclude Enzo Raugei – e abbiamo passato momenti peggiori. Ma questo non è certo dei più facili”.
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