Luigi Merlo alla riconferma per Genova

Luigi Merlo
GENOVA – Non si sa ancora chi sarà il ministro che ci metterà la firma sotto, ma la riconferma di Luigi Merlo alla presidenza dell’Autorità Portuale di Genova sembra scontata. E detto senza giri di parole, se c’è uno che si merita la riconferma è di sicuro lui. Intanto perché non è genovese, e la sottile vendetta di La Spezia – Merlo viene da quelle parti – nei confronti dei cugini della Lanterna è almeno divertente. Scherzi a parte, Merlo è stato un buon presidente: e in quel covo di vipere che viene definita la portualità genovese, è riuscito a portare avanti idee e progetti che pochi dei suoi predecessori avevano fatto uscire dalla nuvola dei sogni.
A Genova si sottolinea come Merlo sia riuscito proprio in questi giorni a varare un piano d’investimenti di 400 milioni nel nuovo POT: riguardano le riparazioni navali, la Fincantieri da allargare verso il mare (il complesso è praticamente “ingessato” dall’attraversamento della ferrovia e deve allungarsi necessariamente verso il mare se vuol fare navi più grandi) ma specialmente il potenziamento della rete ferroviaria nel porto e per uscire dal porto.
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Anche Merlo poi punta sulle crociere, che a quanto pare vengono considerate da tutti un business a crescita infinita, anche se qualche segnale – il brusco stop agli ordini di nuove navi: evidentemente gli armatori non sono così convinti nella futura crescita ai ritmi attuali – lascia da pensare.
Ma più ancora dei programmi nel POT, che qualche volta sono destinati a rimanere almeno in parte sulla carta, Merlo ha convinto e continua a convincere per il metodo di lavoro e per quella che appare a molti l’assoluta trasparenza delle indicazioni. Certo, contano gli appoggi politici: come quello del presidente della Regione Claudio Burlando, che si è affrettato a dire si alla richiesta del ministro Matteoli (ministro che sta scadendo, o forse quando usciranno queste note già scaduto) per la riconferma. Ma un altro merito di Merlo è di non aver mai fatto della politica partitica un sistema di governo del porto. Così almeno dicono sotto la Lanterna. E vi sembra poco?
A.F.
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