Maersk e Safmarine fuori da Assagenti
Il duro comunicato della compagnia fa riferimento anche alla gestione finanziaria dell’associazione ora abbandonata – Il dettaglio dei contratti di lavoro
GENOVA – Lo strappo era nell’aria, preceduto da una lunga serie di trattative, peraltro senza esito. Così alla fine Maersk Line e Safmarine hanno tagliato il nodo e sono formalmente usciti dall’associazione Assagenti di Genova.
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Con una nota del dipartimento delle relazioni esterne di Maersk, si afferma che “tale decisione è stata raggiunta dopo una serie di incontri con i vertici di Assagenti, che tuttavia non hanno portato ad una composizione delle questioni sollevate da Maersk Line già dall’assemblea generale di Assagenti del maggio 2010, inerenti la gestione finanziaria dell’Associazione, i suoi rapporti con le altre associazioni di categoria quali Spediporto, il ruolo e la rappresentatività di Maersk Line e Safmarine nell’ambito della locale associazione”.
Come si vede, temi delicati che erano sul tappeto già da più di un anno e che non mancheranno di essere riproposti nell’ambito dell’intero cluster portuale genovese.
La nota conclude sottolineando che “Maersk Line e Safmarine confermano l’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro per le agenzie marittime e la continuità del quadro attuale delle relazioni sindacali con le segreterie Fit-Cisl, Filt-Cgil e Uiltrasporti”.
Al momento le reazioni a Genova sembrano abbastanza caute: in particolare quelle del settore sindacale, che sta seguendo con apprensione gli sviluppi della crisi del cluster marittimo in generale e le iniziative di razionalizzazione dei servizi che tutte le grandi compagnie, Maersk compresa, stanno attuando per il prossimo futuro, compreso gli scambi di spazi a bordo tra compagnie stesse e la riduzione del personale a terra. L’uscita da Assagenti comunque – rilevano i sindacati genovesi – è dovuta ad altre problematiche che non dovrebbero quindi riguardare la tutela dei posti di lavoro.
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