Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Cunard “collauda” Trieste

Sedicimila turisti in città con quattro navi in contemporanea

TRIESTE – Piatto ricco, mi ci ficco. E se poi a dare una mano all’impegno triestino per le crociere ci si è messa anche la nebbia di Venezia, ecco che l’efficienza e le capacità organizzative dell’ex grande porto dell’impero austro-ungarico tornano a rifulgere.

Su Trieste e sulla sua stazione marittima sono state dirottate, con brevissimo preavviso, quattro grandi unità da crociere impossibilitate ad entrare nella laguna veneziana dalla nebbia. Mobilitazione generale del Trieste Terminal Passeggeri (TTP), mobilitazione di tutta l’organizzazione a mare e a terra con il supporto della Capitaneria, dei piloti e del rimorchio: e in conclusione, una prova superata con onore, visto che in città si sono riversati – dati forniti dalla Port Authority – oltre sedicimila turisti del tutto inattesi.

[hidepost]

Il presidente della Port Authority Marina Monassi e il suo segretario generale Walter Sinigaglia non sono certo rimasti dietro le quinte. La presidente ha voluto salutare di persona anche il comandante della ”Queen Victoria”, l’ammiraglia della Cunard Line, recandosi a bordo della grande nave da crociera. Marina Monassi si è complimentata con il giovane comandante danese della nave, capitano Ingerd Klein Olsen (l’ufficiale donna in bianco nella foto con lei) per la manovra di attracco e per le caratteristiche della sua nave. “Mi auguro a nome di tutta Trieste – ha detto Marina Monassi al capitano Olsen – che Cunard Line possa diventare un habitué della nostra stazione marittima”.

Consapevole che il duello con la vicina Venezia non sarà facile, il presidente Monassi ha comunque ribadito l’importanza degli investimenti compiuti dall’Autorità Portuale triestina per il mercato delle crociere, con il potenziamento della stazione passeggeri e il coinvolgimento dell’intera città sul comparto. L’intero Adriatico peraltro è stato riscoperto di recente dalle grandi compagnie delle crociere; ed è in grado di offrire notevoli suggestioni non solo sulla più tradizionale Venezia ma anche su una Trieste che è altrettanto ricca di storia e di valori culturali.

[/hidepost]

Pubblicato il
26 Novembre 2011

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio