Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Interporti in polemica col governo

BOLOGNA – L’Unione Interporti Riuniti ha contestato fortemente i contenuti dell’articolo 46 presente nel Decreto Monti “perché affida materie inerenti proposizioni di ordine politico-strutturale ad un Decreto Legge, tra l’altro in una tempistica estremamente emergenziale, che oltre ai contenuti, anche sul piano terminologico, lascia profondi dubbi sulla validità delle ricadute funzionali ed economiche per il Paese”.

[hidepost]

I contenuti dell’articolo 46 – dice una nota dell’unione UIR – contraddicono in materia categorica gli indirizzi normativi europei già fatti propri dal nostro Paese.

L’Unione Interporti Riuniti, in spirito fortemente costruttivo, rileva che il criterio di retro-porto non chiarisce quanto ad oggi le stesse Commissioni Parlamentari, ancora in operatività, hanno all’unanimità delle componenti politiche, indicato quale migliore coniugazione fra porti e interporti per il potenziamento quali-quantitativo dei porti nel sistema complessivo della logistica Italo-Europea.

L’Unione Interporti Riuniti ritiene che le sostanzialità riformatrici del sistema della logistica siano essenziale materia del Parlamento che ad oggi, sia alla Camera che al Senato, ha mostrato competenze e sensibilità uniche in Europa e da essa riconosciute.

L’Unione Interporti Riuniti, infine, esprime la propria contrarietà all’estemporaneo finanziamento CIPE di 20 milioni di euro ad una non meglio definita piattaforma logistica di Fiumicino, finanziamento  che assolutamente non può essere attribuito al comparto degli interporti italiani che ad oggi hanno solo richiesto definizioni normative e non economiche.

Intanto si è tenuta a Bologna la conferenza finale del progetto Hinterport che, organizzata dall’Interporto di Bologna, ha messo in luce i principali ostacoli all’implementazione delle integrazioni fra porti e interporti al fine di proporre soluzioni adeguate e conformi ai paesi di riferimento.

La conferenza ha visto il contributo di esperti internazionali, rappresentativi del contesto portuale e di quello interportuale, che hanno reso possibile un animato confronto sulle trasformazioni in atto del trasporto merci via mare e sulle strategie conseguentemente adottate dalle Autorità Portuali europee per le quali la penetrazione strutturata nell’entroterra logistico è adesso un elemento prioritario.

Sincromodalità – dice l’Interporto di Bologna – è la parola chiave che ben riassume i risultati dell’evento, lì dove la stessa rappresenta l’evoluzione dell’intermodalità e della multimodalità, intesa quale combinazione strutturata, ottimale, puntuale e sincronica di due o più modalità di trasporto.

Quanto testimoniato dalla controparte operativa è risultato essere in linea con le dichiarazioni dei rappresentanti istituzionali europei le cui recenti policy muovono verso la creazione di un’area unica del trasporto merci nella quale l’integrazione fra porti e interporti sarà adeguatamente supportata.

[/hidepost]

Pubblicato il
31 Dicembre 2011

Potrebbe interessarti

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora