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Interinali, SOS a Gallanti

Sollecitato l’impegno con i terminalisti per occupare anche gli interinali

LIVORNO – I lavoratori dell’agenzia interinale Intempo sono stati ricevuti dal presidente dell’Authority portuale livornese Giuliano Gallanti. Il loro problema è noto da tempo: sono in 25, e sono sulla graticola dal 2006, con contratti che durano l’arco di una giornata: assunti la mattina, licenziati la sera. Ed ora non hanno nemmeno la certezza di una già precaria occupazione. L’ultima volta che hanno  lavorato è stato il 22 dicembre scorso.


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“La situazione è assai delicata – ha detto Gallanti al margine dell’incontro – e merita la massima attenzione da parte di tutte le imprese che operano nel porto”. Un primo incontro di Gallanti con i componenti del comitato portuale, nella speranza che si possa fare qualcosa nell’immediato, è già avvenuto ieri.
L’obiettivo – ha detto Gallanti – è quello di un loro assorbimento (uno due turni a testa a settimana) temporaneo in attesa che si creino nuove prospettive occupazionali nel settore crocieristico:

“L’Autorità Portuale – ha continuato Gallanti – sta puntando con convinzione sul settore delle crociere. L’accordo raggiunto tra la Porto 2000 e la Compagnia Portuale sull’Alto Fondale, unitamente alla scelta di Msc di fare scalo a Livorno a partire dal mese di aprile, dovrebbe favorire nuove possibilità di assorbimento della domanda di lavoro”

I contratti che dovessero essere stipulati nel periodo primavera/estate – il periodo delle crociere – sono però stagionali e non risolvono i problemi di quanti chiedono maggiore stabilità. Una stabilità che, secondo Gallanti, al momento non può essere raggiunta immediatamente, vista la crisi reale di cui stanno soffrendo da tempo i porti italiani, e non solo quelli; ma una speranza potrebbe arrivare dal Patto di stabilità su cui stanno lavorando da novembre sindacati, istituzioni e imprese: “Le imprese stanno partecipando attivamente alla richiesta dell’Autorità Portuale di avere un quadro più definito sulla situazione occupazionale in porto. Presto riuniremo gli enti interessati in nuovo incontro”.

L’obiettivo da raggiungere? Gallanti lo spiega chiaramente: “Creare un patto virtuoso che impegni i terminalisti ad assumere, in caso di necessità, i lavoratori dell’Agelp, e quindi, dell’Intempo, che sono già formati e competenti”.

All’incontro ha preso parte anche il presidente dell’Agelp, Giacomo Marchesini, che ha proposto di espungere dall’ordinanza 40 tutti quei servizi che assumono le caratteristiche di lavoro temporaneo senza alcuna specificità, ossia i servizi del gruppo 1, connessi al controllo della merce. “Sono servizi che il terminalista potrebbe effettuare per conto proprio, ovvero utilizzando l’Agelp, che offre personale formato – ha spiegato Marchesini – sarebbe una soluzione che valorizzerebbe l’azione dell’Autorità Portuale, che negli anni ha teso a ridurre i numeri massimi delle imprese autorizzabili allo svolgimento dei servizi accessori e complementari”.

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Pubblicato il
21 Gennaio 2012

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