Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Confetra: nel 2011 ro/ro in netta caduta

Tra le conseguenze anche il blocco del Maghreb per la “primavera araba” – In calo anche il cargo ferroviario mentre hanno tenuto i containers – Le imprese perdono competitività

ROMA – Secondo la consueta e ciclica nota congiunturale di Confetra, il trasporto merci nel 2011 ha registrato un saldo parzialmente positivo, che però è stato sostenuto quasi esclusivamente dal primo semestre. Nel secondo semestre infatti si è avuta una brusca frenata, che in parte rimane anche nei primi due mesi dell’anno in corso.


[hidepost]

Sia in volumi che in fatturato, i due comparti del trasporto che nel 2011 hanno registrato un più netto calo sono il cargo ferroviario (-3,7%) e i ro/ro sul mare (-3,8%) specie a causa del congelamento dei traffici con il Maghreb come indiretta conseguenza della “primavera araba”.

A incidere negativamente sul comparto trasporti sono state anche le crescenti sofferenze bancarie delle imprese dei due comparti, che in un anno sono cresciute di oltre il 40% superando nettamente il valore di due miliardi di euro.

Secondo il presidente di Confetra Claudio Forti, il calo del traffico ferroviario è solo parzialmente attribuibile alla ridotta richiesta di materie prime delle imprese. “Elemento focale di questa situazione – ha dichiarato Forti a Il Sole 24 Ore – è la totale assenza di investimenti da parte di Rfi, che considera il settore cargo solo una perdita”.
In campo marittimo, nel 2011 sono leggermente aumentati i containers (+1,5% in Teu’s) e le rinfuse (+1,8%).

Il rallentamento della seconda parte dell’anno trova chiara indicazione dal dato del trasporto internazionale su strada: nel primo semestre 2011 è aumentato del 4,1% mentre per la caduta del secondo semestre si è tornati ad un misero +0,3% su base annua.

Da sottolineare anche che sulla modalità del trasporto merci stradale, c’è stato un aumento del fatturato che è tuttavia nettamente inferiore all’aumento del traffico “a conferma della continua erosione – sottolinea Confetra – dei margini di guadagno cui sono sottoposte da anni le aziende del comparto”. E la Confederazione afferma infine che tutti i dati raccolti concordano nell’indicare che l’autotrasporto nazionale sta perdendo quote di traffico anche in Italia a vantaggio di imprese di paesi concorrenti.

[/hidepost]

Pubblicato il
17 Marzo 2012

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora