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La Commissione Trasporti UE da Trieste a Venezia e Milano

Tre giorni di visite sul corridoio con il Baltico, la TAV e sui fondi europei – Il messaggio del viceministro Ciaccia

TRIESTE – Lunedì scorso è iniziata da Trieste una visita della commissione Trasporti del Parlamento europeo che toccherà poi Venezia, Verona e infine Milano.


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Guidati dal presidente della commissione, l’inglese Brian Simpson, sono in Italia una decina di europarlamentari di diversi paesi, tra coloro che decideranno del futuro delle infrastrutture del Nordest: se il Corridoio Adriatico-Baltico, vitale per tutti i porti dell’alto Adriatico, resterà esclusiva dell’Italia, se la Tav si fermerà a Venezia o proseguirà fino a Trieste e in est Europa, se nei prossimi sette anni il nordest riceverà fondi europei. I membri della commissione dovranno insomma convincersi che in questa parte d’Italia gli investimenti dell’Ue sono ben impiegati.

Anche il Governo italiano ha espresso il suo interesse a questa visita. Con una lettera del viceministro ai Trasporti Ciaccia, l’esecutivo ha rimarcato al presidente della commissione Simpson che per l’Italia “risulta di estrema importanza che Trieste sia a pieno titolo inserita nel più ampio contesto della strategia dei Corridoi europei rivolti a favorire la mobilità delle persone e delle merci lungo le direttrici Nord-Sud ed Est-Ovest dell’Europa. Far parte del “core network” europeo è infatti un’opportunità per la crescita e la coesione. Lavorare insieme per rafforzare detta crescita è una delle priorità che contestualmente al risanamento della finanza pubblica, ci vede impegnati in uno sforzo comune per gettare le basi di una ripresa economica forte e duratura, come evidenziato anche dai nostri primi ministri della lettera del 20 febbraio u.s. indirizzata all’Unione europea”.

Ricordando le sfide che attendono l’Italia nei vari settori, “dall’energia, alla ricerca e innovazione, agli scambi extra-UE, al mondo delle imprese, al lavoro”, Ciaccia ha sottolineato che “in tutti questi settori, fondamentale per lo sviluppo e la ripresa è l’attuazione dei programmi “Europa 2020” riferiti alle reti TEN-T”. Di qui l’impegno del Governo: “l’Italia è determinata a proseguire negli impegni assunti a livello europeo ben consapevole che solo nell’alveo del “Comune Porto Europeo” sarà possibile garantire ai propri cittadini un approdo sicuro per ripartire verso nuovi traguardi di miglioramento e riequilibrio economico”.

L’europarlamentare Debora Serracchiani, tra gli artefici della visita assieme ai colleghi Antonio Cancian e Carlo Fidanza, ha espresso “soddisfazione per il risultato di essere riusciti a portare la commissione in Italia, dopo che nel 2010 era stata in Slovenia, e poi perché in Italia ai vari livelli politico-istituzionali è stato colto il rilievo dell’iniziativa”.

Fittissimo il programma della tre giorni, che dal 19 marzo a Trieste ha condotto gli europarlamentari a visitare il porto, a incontrare il presidente della regione Friuli Venezia Giulia RenzoTondo e il segretariato generale della Central Europe Initiative. A Venezia, ieri 20 marzo, c’è stato l’incontro con il presidente del Veneto Luca Zaia e visita al porto, al Mose e all’Agenzia interregionale per il Po. Quindi tappa a Verona per parlare ancora di TEN-T con il coordinatore del Progetto prioritario n. 1 PatCox e l’Ad di Fs Mauro Moretti. A Milano, per oggi 21 marzo, ricco carnet con le massime autorità della regione Lombardia, della Provincia e del Comune di Milano, e vertici di società autostradali, ferroviarie e aeroportuali.

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Pubblicato il
21 Marzo 2012

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