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A Ravenna bilancio ok ma meno Teu

RAVENNA – Nella seduta del Comitato Portuale di martedì scorso è stato approvato il bilancio consuntivo 2011 dell’Autorità Portuale di Ravenna.


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L’esercizio finanziario appena concluso è stato caratterizzato da una positiva crescita delle entrate correnti (+ 8%, corrispondenti a +3 milioni di euro) e da un significativo utilizzo delle giacenze finanziarie degli anni precedenti, per il pagamento delle opere in corso di realizzazione.

Importante segnalare l’entità della spesa in conto capitale (pagamenti nel 2011 per quasi 28 milioni di euro) che, se si considerano gli ultimi tre anni, ammonta complessivamente a 102 milioni di euro di effettivi pagamenti per opere eseguite.

Nell’ambito delle spese di funzionamento, la categoria per acquisti di beni di consumo e servizi presenta un importo minore del 30% rispetto alle previsioni definitive 2011 ed in linea rispetto al dato consuntivo 2010.

Si segnala che le spese propriamente di funzionamento – dice l’Autorità – evidenziano il massimo rigore possibile nel rispetto delle diverse norme di contenimento della spesa. Infatti, a fronte di un modesto aumento delle spese per il personale, legato alla applicazione del Contratto Collettivo Nazionale dei lavoratori portuali, l’Ente ha ulteriormente ridotto altre spese, tra le quali, a titolo esemplificativo, citiamo le spese collegate all’utilizzo delle autovetture (pari a 6.389 euro per l’intero 2011), che sono diminuite del 38% e le spese per l’acquisto di materiale di economato e facile consumo (per un importo complessivo ammontante a 19.926 euro) che registrano una diminuzione del 22,4%.

A ciò si aggiunga, in particolare, che le spese per consulenze e pareri legali, che nel rispetto dei parametri di legge sono state ridotte dell’80% rispetto al 2004, non raggiungono, per il 2011, gli 8.000 euro così pure le spese per “Relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza” che nel 2011 ammontano complessivamente a circa 1.814 euro.

A fronte di questo sforzo di contenimento della spesa corrente, si continua a registrare nel bilancio, il dato importante delle somme significative destinate ad interventi finalizzati alla tutela dell’ambiente, alla sicurezza del lavoro nonchè ad incentivare la modalità di trasporto ferroviaria.

L’Ente prosegue nella propria politica di investire sempre di più sui fattori di sviluppo dello scalo attraverso la progettazione e realizzazione di opere infrastrutturali, anche di rilevanza ambientale, e l’avvio di nuove iniziative in grado di fare leva su finanziamenti privati e, dunque, di esercitare quel ruolo di volano dell’economia che è dimostrato un porto può svolgere in termini di reddito e di occupazione a livello di economia regionale e nazionale

L’avanzo d’amministrazione del Bilancio Consuntivo 2011, unitamente alle entrate di parte corrente previste per il 2012 ed ai residui passivi relativi agli investimenti consente all’Autorità portuale – considerando anche i 60 milioni di euro attesi dal Governo in virtù dello stanziamento recentemente deliberato dal CIPE e le altre azioni che saranno poste in essere finalizzate al reperimento di ulteriori risorse – di disporre per i prossimi anni delle somme necessarie alla conclusione o alla progressiva realizzazione di lavori in corso e per procedere con le gare in corso o da indire.

Il presidente Di Marco ha poi fornito alcuni dati relativi al traffico delle merci in porto durante i primi tre mesi dell’anno, durante i quali sono stati movimentati 5,1 milioni di tonnellate di merce.

L’andamento dei traffici registra una flessione significativa (-12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), interrompendo il recupero in atto nel 2011 sul 2008, ed in linea con il trend 2012 evidenziato in tutti i report di settore, che mostrano come l’economia globale, e quella italiana in particolare, stia ancora vivendo un periodo di recessione che per gravità e durata non conosce precedenti.

In termini merceologici la diminuzione più rilevante ha riguardato i prodotti metallurgici ed è, ovviamente, legata alla contrazione del settore metalmeccanico che non accenna alla ripresa. In flessione anche il movimento container (-8%) seppure il positivo risultato di marzo (+11 %) abbia consentito comunque di superare nel periodo la quota dei 50.000 TEus.

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Pubblicato il
28 Aprile 2012

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