Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Stop alla promozione internazionale la nautica teme una catastrofe

Appello al governo perché mantenga i contributi alle imprese che esportano – Nel mirino le proposte del governo nel decreto legge sulle “misure urgenti”

GENOVA – In un momento che dovrebbe vedere l’assoluta priorità del sostegno alla competitività internazionale delle nostre imprese e del Made in Italy nel mondo e che vede per la nautica un mercato interno che si va sempre più assottigliando, a danno soprattutto delle piccole e medie imprese, prive dei mezzi e della struttura necessari per raggiungere la clientela straniera dei mercati emergenti, UCINA Confindustria Nautica ha espresso forte preoccupazione in merito all’ipotesi che il DL “Misure urgenti per la crescita sostenibile” preveda misure destinate ad eliminare le già scarse risorse destinate alla promozione internazionale a cura delle associazioni di imprese.


[hidepost]

UCINA da sempre è impegnata a sostenere l’internazionalizzazione del comparto produttivo che rappresenta sia con proprie risorse finanziarie, sia attraverso accordi di partenariato pubblico-privato con il ministero dello Sviluppo Economico, sia attraverso intese operative con ICE.

Qualora tale disposizione venisse confermata all’interno della versione definitiva del provvedimento, anche le imprese del comparto nautico, realtà che necessitano di un sostegno forte non solo per la partecipazione alle principali manifestazioni fieristiche internazionali ma anche per favorire il loro insediamento nei mercati dei Paesi emergenti, verrebbero fortemente penalizzate.

Inoltre, anche il programma di attività di internazionalizzazione che UCINA organizza annualmente a sostegno dei propri associati, quali ad esempio la partecipazione ai principali saloni nautici internazionali in forma di collettiva o punto azienda, rischierebbe di essere gravemente compromesso proprio in un momento di forte richiesta da parte delle aziende che cercano nuovi spazi sui mercati internazionali per contrastare la crisi del mercato italiano ed europeo.

UCINA si è già messa disposizione delle istituzioni “per un confronto costruttivo che possa portare alla definizione di una misura che eviti un ulteriore aggravio alle aziende del comparto nautico già duramente colpite dalla crisi”.

[/hidepost]

Pubblicato il
20 Giugno 2012

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio