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“Gregoretti” in pensione testimone di tanti salvataggi

Nel disegno: una rappresentazione artistica della “Gregoretti” in azione.

LIVORNO – E’ diventato, in epoche diverse, un simbolo. Perché per oltre trent’anni ha prestato servizio in mare, in un’epoca in cui i mezzi tecnologici non erano certo quelli attuali, svolgendo numerosissime operazioni di soccorso nei confronti di navi e di persone in pericolo. Operazioni che l’hanno resa, nell’immaginario di chi va per mare, il simbolo della sicurezza della navigazione E’ – o meglio, era – la motovedetta ognitempo “Gregoretti”, derivata da un progetto olandese di mezzo da salvataggio inaffondabile e autoraddrizzante, che le Capitanerie acquisirono prima ancora della nascita della Guardia Costiera italiana. Sulla “Gregoretti” si sono fatti le ossa nei salvataggi alcuni dei migliori ufficiali della Guardia Costiera.

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Una fase dell'ufficializzazione del passaggio della "Gregoretti" tra il comandante ammiraglio Dell'Anna e il presidente avvocato Gallanti.

Superata dai tanti anni che si porta addosso e specialmente dalle nuove progettazioni – la Guardia Costiera utilizza oggi le eccezionali “classe 800” e “classe 300” costruite su licenza da Codecasa, molto più veloci, prestazionali e sicure in tutte le condizioni meteo – la vecchia e indomita motovedetta CP 312 ha cercato casa per più di un paio d’anni.

Finalmente, radiata dal ruolo speciale del naviglio militare delle Capitanerie, è stata consegnata all’Autorità Portuale di Livorno (il cui intento sarebbe quello di utilizzarla in mare), perché diventi parte integrante del percorso espositivo del nuovo Port Center, il centro didattico ideato dalla Port Authority col fine di promuovere il porto e creare sinergie tra imprese, istituzioni e cittadini. La struttura, prevista in funzione per l’anno prossimo in un capannone e relativo piazzale in fase di sistemazione, ospiterà anche uno dei primi piccoli rimorchiatori portuali, alcune gru semoventi del dopoguerra e strumenti di lavoro dei portuali del passato. Si affiancherà così ad altre strutture nazionali che ospitano vecchie navi militari dimesse, che vengono riproposte (come il sommergibile “Toti” ) all’affettuosa curiosità delle nuove generazioni.

Il passaggio di consegne della “Gregoretti” tra la Capitaneria di Porto e l’Authority livornese è stato la prima tappa fondamentale di questo percorso progettuale. Si è svolto sabato scorso nel piazzale della Capitaneria livornese alla presenza del direttore marittimo della Toscana ammiraglio Ilarione Dell’Anna e del presidente dell’Autorità portuale Giuliano Gallanti.

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Pubblicato il
4 Luglio 2012

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