La formazione come “must”
Oltre 500 addetti istruiti in 5 anni e un prossimo tavolo tecnico regionale

Nella foto: (da sinistra) Antonella Querci, Massimo Provinciali e Sonia Avanzoni.
LIVORNO – E’ stato illustrato alla stampa il programma di formazione del 2012/2013 dell’Autorità portuale livornese. Il piano è stato introdotto dal segretario generale Massimo Provinciali che ne ha evidenziato l’importanza sottolineando come, in tempi di crisi, solo chi riesce ad operare con alta professionalità ed elevata competenza tecnica può sperare di sopravvivere.
L’ente livornese si distingue da sempre per l’attenzione rivolta a questo tema: già da 14 anni è impegnato in questa attività ed è oggi l’unico in Italia ad essersi dotato di un centro di formazione certificato. “Abbiamo preparato un piano formativo che è stato verificato con le imprese e presentato alle associazioni di categoria e ai sindacati – ha detto la dirigente Sviluppo Strategico dell’AP, Antonella Querci, direttrice del progetto – è quindi un programma condiviso e rappresenta un’esperienza – unica in Italia – che intendiamo sfruttare ed esportare verso altre Autorità portuali.
[hidepost]Grazie all’ordinanza 28 Livorno è infatti uno dei pochi porti dove è previsto l’obbligo della formazione di ingresso per essere autorizzati dall’Autorità a lavorare al suo interno. Questa nostra attività è anche un modo per investire sul futuro – ha continuato la Querci – su quella che è la pianificazione strategica del porto; non solo infrastrutture quindi ma anche informazione e formazione”. L’Autorithy livornese ha istruito negli ultimi 5 anni 520 persone ed oggi è quindi a pieno titolo capofila di un progetto di formazione congiunta con le Autorità portuali di Trieste, Venezia, Ancona, Bari, Napoli, Piombino, Marina di Carrara e La Spezia con le quali ha firmato un protocollo di intesa.
La responsabile dell’area formazione dell’Autorità Portuale e coordinatrice del progetto Sonia Avanzoni ha inoltre informato che con la Regione, con la Provincia e con le Autorità di Piombino e Massa Carrara è in essere un tavolo tecnico per la formazione portuale che lavora per l’inserimento e la certificazione dei profili professionali del repertorio regionale da trasferire poi a livello nazionale al fine di definire un sistema di certificazione – come richiesto dalla Commissione Europea – che includa anche i profili della portualità.
Il primo appuntamento è stato due giorni fa, 5 luglio presso la sala convegni Stazione Marittima Calata Carrara con un seminario di alto livello dal titolo “La Gestione delle Merci Pericolose nei Porti: come garantire un sistema efficace di sicurezza nel trasporto, nella movimentazione e nello stoccaggio di merci pericolose alla rinfusa e in colli”; un tema che in ambito portuale è da sempre oggetto di dibattito per l’incidenza sulle modalità organizzative del lavoro sotto il profilo economico, della salvaguardia ambientale e della sicurezza e che, nella sua trattazione, mira a sviluppare ed implementare le competenze tecniche degli operatori autorizzati a lavorare nei porti (Datori di lavoro, Responsabili del servizio Prevenzione e Protezione, Responsabili gestione emergenze, Responsabili operativi, RLSS e RLS, Preposti, Responsabili della pianificazione). Il seminario, gratuito, ha avuto la caratteristica non trascurabile di essere spendibile come vero e proprio aggiornamento (obbligatorio) per le varie figure professionali.
Nei successivi appuntamenti per il 2012 si affronteranno i sistemi di gestione sulla sicurezza del lavoro e la responsabilità delle imprese riguardo gli illeciti amministrativi dipendenti da reato ed i sistemi di gestione integrata (ex D.Lgs. 231/2011) per poi nel 2013 affrontare security, metodo Behavior Based Safety (BBS) in ambito portuale, logistica dei trasporti eccezionali, sistema autorizzativo del lavoro portuale ed in ultimo la valutazione e gestione del rischio da stress del lavoro correlato.
C.G.
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