Tempo per la lettura: 3 minuti

Seatrag, comitato rovente

Contro il presidente Giuliano Gallanti sciopero in banchina

LIVORNO – La vigilia è stata tesa, con uno scambio di messaggi e da una parte la richiesta di rinviare il “dopo Seatrag”, mentre dall’altra, l’Authority ha chiamato all’appello i componenti “fedeli”.

[hidepost]

Fuori da palazzo Rosciano come sta diventando consuetudine, il solito presidio dei lavoratori. Sindaco e presidente della Provincia da parte loro hanno disertato il comitato, dopo aver chiesto un rinvio. Che Gallanti, ormai impegnato a risolvere uno dei problemi urgenti sul tappeto, non ha potuto (o voluto) concedere.

Così con 11 voti favorevoli e uno contrario (Raugei della Cilp, anch’egli schierato per il rinvio) ha autorizzato l’impresa Seatrag a svolgere le operazioni portuali a bordo della navi ro-ro/pax del gruppo Grimaldi. Lo storico cliente dello scalo labronico, che da anni effettua collegamenti infrasettimanali sulla tratta Livorno-Valencia-Tangeri e su quella Livorno-Barcellona, si appoggia adesso a Seatrag, subentrata a Sintermar che era subentrata all’Ltm di Renzo Conti. E Seatrag aveva presentato l’istanza di autorizzazione legandola alla richiesta di gestire in occupazione temporanea l’area retrostante gli accosti 14 E, F, G. La richiesta di Seatrag era motivata anche – ha sottolineato la nota dell’Authority – dalla necessità di ricomprendere all’interno delle sue funzioni le attività di controllo alla merce e alle persone che provengono dal Marocco. Difatti, durante un incontro avuto con il presidente Gallanti, la stessa polizia di frontiera aveva avvertito che se non fosse stata allestita alla radice della sponda ovest della darsena toscana un’area come si deve attrezzata per i controlli su merci e persone extra Schengen, sarebbero potute saltare le stesse linee di navigazione della Grimaldi.

Seatrag si è inoltre detta disponibile – sottolinea ancora la nota della Port Authority – a raggiungere un accordo di massima con Unicoop servizi sulla cessione in appalto di determinati segmenti del ciclo operativo sulle navi euro cargo Catania, Cagliari e sulla nave Ikarus Palace. Se fosse sottoscritto da ambo le parti, l’accordo garantirebbe a Unicoop circa 350 turni lavorativi.

Da parte sua Grimaldi ha scritto all’Autorità Portuale, facendo una stima di massima sulle previsioni di traffico nel prossimo futuro con incrementi fino all’86%.

Fin qui il resoconto del comitato da parte dell’Authority. Ma lo “strappo” di Gallanti e Provinciali sembra destinato a lasciare tracce, tanto che il sindacato Filt-Cgil ha sparato una nota fulminante che è stata presa come una messa in mora – per la prima volta dal suo insediamento – del presidente dell’Authority. Il quale a sua volta ha considerato l’assenza del sindaco e del presidente della Provincia su un tema tanto delicato come una indiretta sfiducia al suo operato. E pare che Gallanti – notoriamente con un carattere “fumino” abbia addirittura sbottato, dicendo che se vogliono che se ne vada non devono far altro che dirlo.
Ed ecco la nota della Filt-Cgil sul tema.

“La scelta fatta oggi dal dottor Gallanti con il voto in Comitato Portuale è una scelta che consideriamo contro i lavoratori, contro il Porto di Livorno e contro tutta la Città. Dopo aver avuto oltre 15 giorni di tempo per individuare una soluzione alla questione occupazionale relativa al traffico Grimaldi, l’Autorità portuale si è assunta la responsabilità di non decidere e creare ulteriore tensione nel mondo del lavoro. Da oltre 6 mesi richiediamo di affrontare i temi occupazionali siglando un patto tra tutti i soggetti che gravitano intorno al Porto al fine di poter disporre di uno strumento della Comunità Portuale che tamponi gli effetti della crisi per poter poi procedere con la riorganizzazione del nostro Porto senza ottenere risposta.

“Oggi con un Comitato Portuale che contava 12 presenze su 22 il dott. Gallanti ha comunque ritenuto opportuno procedere con l’approvazione della delibera, nonostante l’assenza dei rappresentanti dei Lavoratori e delle Istituzioni Cittadine.

“Gallanti ha compiuto un atto di netto contrasto con la città di Livorno che lo invitava a trovare altre soluzioni venendo meno al ruolo dell’Autorità portuale quale soggetto chiamato a scelte che garantiscano sviluppo e occupazione al Porto e non soluzioni estemporanee e di dubbia durata.

“Non è questa l’Autorità portuale che il porto di Livorno si merita, non sono queste scelte che aiutano a superare i momenti di crisi, non è mettendo i lavoratori gli uni contro gli altri che si fa il bene del Porto.

“In quale misura questa Autorità portuale intende operare nello scalo cittadino ancora non è dato sapere. Da quando il dottor Gallanti si è insediato nulla è cambiato solo proclami e tanti convegni ma nessun risultato concreto”.

Alle parole il sindacato Cgil ha prodotto i fatti bloccando l’Eurocargo di Grimaldi e per tutta la giornata di giovedì non ha potuto scaricare. Un incontro in Autorità portuale tra Provinciali e i sindacalisti Cgil si è prolungato fino a tarda sera.

[/hidepost]

Pubblicato il
7 Luglio 2012

Potrebbe interessarti

Antonio Fulvi

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora

Se rullano tamburi di guerra

Facciamo così: se avete voglia di ripassare con me un po’ di pillole di storia, che possono insegnarci qualcosa sull’attuale preoccupante rullo di tamburi di guerra, provo a pescare nella memoria.   Le spese per rinforzare...

Leggi ancora