Otto mesi ad Ancona

Luciano Canepa
ANCONA – Da gennaio ad agosto, sono state movimentate complessivamente 5.373.332 tonnellate di merci, pari a -6% rispetto allo stesso periodo 2012. Lo certifica l’Authority presieduta da Luciano Canepa.
Il calo è principalmente imputabile alle flessioni dei prodotti liquidi destinati alla raffineria API di Falconara, che sono stati – nei primi otto mesi del 2012 – 2.701.348 tonnellate, pari a -12% contro 2011, mentre la movimentazione complessiva delle merci solide è sostanzialmente stabile (2.671.984 tonnellate, pari a +1%).
Pur perdurando una situazione economica di crisi internazionale, si evidenziano comunque segnali di ripresa, in particolare nel settore delle rinfuse solide (460.774 tonnellate, pari a +28,5%), dovuti alla temporanea ripresa del traffico di carbone e alla tenuta del traffico di cereali.
[hidepost]Prosegue l’andamento di crescita costante del traffico contenitori, con 92.530 Teu (+16,5%), che nel solo mese di agosto – solitamente un mese di rallentamento delle attività economiche – fa segnare un +41%, con una movimentazione di merci da gennaio ad agosto di 726.578 tonnellate (+18,6%). In particolare si segnale l’ottima performance delle esportazioni via container: nei primi 8 mesi del 2012 sono state imbarcate 471.502 di tonnellate di merci per l’esportazione, pari a +41% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si tratta di un dato particolarmente positivo raffrontato al quantitativo in valore dell’export della regione Marche, che si attesta intorno al +6% e alla media nazionale di +4%.
Per quanto riguarda il traffico di Tir e Trailer, i transiti da gennaio ad agosto sono stati 96.418 (-12% contro 2011), ma si registra una netta ripresa nei mesi di luglio e agosto, con circa 15.000 unità movimentate in ciascuno dei due mesi.
Nei primi 8 mesi del 2012 sono transiti per il porto di Ancona 858.223 passeggeri, pari a -28% rispetto allo stesso periodo del 2011.
Il calo dipende principalmente dalla contrazione di transiti sulla direttrice greca (479.280, -36% contro 2011), a causa del perdurare della crisi ellenica che ha portato alcune compagnie di navigazione a ridurre il numero di collegamenti settimanali.
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