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Il business delle crociere tiene l’Italia in testa nel Mediterraneo

Anche per il 2013 previsioni di crescita malgrado le criticità dell’economia – La prossima edizione a Livorno nell’ottobre 2013

GENOVA – Le crociere come business in crescita. E così presso la Stazione Marittima di Ponte dei Mille a Genova si è tenuta la seconda edizione di Italian Cruise Day, forum sull’industria crocieristica italiana ideato da Risposte Turismo – società di ricerca e consulenza a servizio della macroindustria turistica fondata e presieduta da Francesco di Cesare – organizzato quest’anno in collaborazione con Stazioni Marittime S.p.A. di Genova. La terza edizione è già stata “prenotata” da Livorno per il 25 ottobre 2013 con la Camera di Commercio.
[hidepost]Dopo i saluti introduttivi di Giovanni Lorenzo Forcieri – presidente Ligurian Ports Alliance, Luigi Merlo – presidente Autorità portuale di Genova, Paolo Odone – presidente Camera di Commercio di Genova e Carla Sibilla – assessore Cultura e Turismo Comune di Genova, Francesco di Cesare – presidente di Risposte Turismo – ha illustrato la seconda edizione di Italian Cruise Watch, il rapporto di ricerca riferimento del settore crocieristico in Italia contenente i dati più aggiornati e rilevanti e le previsioni per il futuro del comparto.
Per quanto riguarda le previsioni di chiusura 2012 riguardanti il numero di passeggeri movimentati nei porti italiani (imbarchi, sbarchi e transiti) confrontate con i dati a consuntivo del 2011, si evidenzia una sostanziale tenuta del comparto crocieristico con una riduzione contenuta pari a -4,2% per un totale di 11.026.692 unità, dato significativo considerando la crisi economica e l’effetto emotivo “post Concordia”. Rispetto a tale valore lo studio ha analizzato nel dettaglio le previsioni di chiusura 2012 rispetto ai dati a consuntivo 2011 per i primi 17 porti crocieristici italiani.
In questo contesto Civitavecchia si conferma al primo posto con circa 2,4 milioni di passeggeri movimentati (-6,6%) e 933 toccate navi (-6,9%). Seguono Venezia con 1,8 milioni di passeggeri (+0,8%) e 663 toccate navi (+1,4%) e Napoli, con 1,3 milioni di passeggeri (-7,5%) e 520 toccate navi (-1,3%).
Ai piedi del podio si collocano Livorno, con 1.000.000 di passeggeri movimentati (+1,7%) e 469 toccate navi (-5,6%), Savona, con 900.000 passeggeri movimentati (-5,1%) e 209 toccate navi (-9,9%) e Genova, con circa 803 mila passeggeri movimentati (+0,6%) e 201 toccate navi (-20,2%).
Passando invece al 2013, i dati dell’Italian Cruise Watch si sono focalizzati su sette porti italiani che da soli, nel 2011, hanno rappresentato il 70% della movimentazione passeggeri (Civitavecchia, Venezia, Napoli, Genova, Livorno, Messina e Ravenna), evidenziando una previsione di crescita sia nel totale dei passeggeri movimentati (+4,5%), sia nelle toccate navi (+0,6%) rispetto alle stime per il 2012 sui medesimi scali.
Lo studio ha inoltre analizzato altri aspetti legati all’economia del comparto crocieristico. Per ciò che riguarda le infrastrutture l’Italian Cruise Wacth mostra un incremento dei terminal crocieristici in Italia, passati dalle 19 unità del 2000 alle 39 del 2012, con una previsione di ulteriore crescita per il 2013 di quattro unità per complessivi 43 terminal.
In merito infine alle prime indicazioni emerse dal rapporto di ricerca di Risposte Turismo sulle stime (2012) e sulle previsioni (2013) relative all’andamento del fatturato degli agenti di viaggio sul prodotto crociere, i dati prospettano un positivo andamento dello stesso.
Infatti, il 71% degli intervistati stima una stabilità o incremento del proprio giro di affari nel 2012, percentuale che sale nelle previsioni 2013 di dieci punti percentuali, attestandosi all’81% del panel.
Lo stesso rapporto ha inoltre analizzato per il 2012 – sempre secondo gli agenti di viaggio intervistati – i principali fattori di scelta della clientela riferiti al “prodotto crociera”.
Rispetto al 2011 al primo posto della classifica si colloca la “soddisfazione per crociere già effettuate in passato” con una crescita del 10% (75%), al secondo posto gli “sconti, promozioni e costo crociera” con un +6,3% (61%), al terzo posto il “confronto vincente rispetto ad altre tipologie di vacanza”, con una crescita di oltre 6 punti percentuali (42%) e, infine, “notorietà del brand” (campagne di comunicazione) con oltre un +8% (31%).
L’intervento di Michael Thamm – membro del Comitato Esecutivo di ECC – European Cruise Council – e C.E.O. Costa Crociere S.p.A. – ha evidenziato alcuni primati dell’Italia in ambito crocieristico in termini sia economici sia di mercato.
“Le crociere – ha affermato Thamm – rappresentano uno dei principali comparti dell’industria del turismo in Europa con 36,7 miliardi di contributo globale all’economia continentale e oltre 315.500 posti di lavoro garantiti dal nostro settore. In questo contesto, l’Italia vanta numerosi primati che confermano un ruolo di primaria importanza del paese in termini economici e di mercato. Nell’area Mediterranea, ad esempio, dei 10 maggiori porti per somma di imbarchi, sbarchi e transiti, ben 5 sono italiani. Le prospettive del settore delle crociere non possono non individuare nell’Italia uno dei punti di riferimento per la crescita del proprio business”.
Successivamente Pietro Zanini – general manager Wärtsilä Italia – ha invece posto l’attenzione sulla sfida ambientale che il comparto crocieristico è chiamato ad affrontare tra tecnologie emergenti e nuove normative.

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Pubblicato il
13 Ottobre 2012

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