Corridoio Genova-Rotterdam primi treni con il GPL

Ulteriori prospettive illustrate in un convegno all’Ambasciata di Svizzera

GENOVA – A poco più di due mesi dal rilascio della Certificazione di Sicurezza da parte dell’ANSF – Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria e dalla trasformazione in Impresa Ferroviaria, FuoriMuro avvia i primi servizi di trasporto e navettamento ferroviario.
Ad annunciarlo è lo stesso presidente della Società genovese Guido Porta, intervenuto presso la sede dell’Autorità Portuale di Genova a una tavola rotonda, nell’ambito del Convegno promosso dall’Ambasciata di Svizzera in Italia e il Consolato generale di Svizzera a Milano e intitolato “Genova – Rotterdam: un corridoio sostenibile”, che ha visto anche la presenza di Paolo Odone – presidente della Camera di Commercio di Genova, Bernhard Kunz – direttore di Hupac e Marco Gosso – amministratore delegato di Cemat e FS Logistica.
Per leggere l'articolo effettua il Login o procedi alla Register gratuita.“Le attività di trasporto ferroviario di FuoriMuro partiranno in settimana con due treni adibiti al trasporto di gas GPL che collegheranno la Francia a Parma e a Mortara via Ventimiglia – Genova” ha dichiarato Porta, che ha poi tenuto a elogiare dipendenti e collaboratori per l’impegno profuso: “Sapevamo che non sarebbe stato facile accompagnare il personale in questo percorso di crescita finalizzato a conseguire le abilitazioni necessarie per la vezione ferroviaria, ma i risultati sono stati eccellenti e di questo vorrei ringraziare istruttori, dipendenti operativi e personale d’ufficio che insieme hanno svolto un lavoro di squadra formidabile”.
FuoriMuro, che beneficerà delle sinergie derivanti dalla collaborazione con l’Impresa Ferroviaria InRail, basata a Udine e attiva nel Nord Est, di cui lo stesso Porta è fondatore e presidente, inaugura così i propri servizi di trasporto e navettamento e continuerà nei prossimi mesi a sviluppare traffico verso i retroporti.
“FuoriMuro” ha proseguito Porta “ha confermato la propria crescita anche per quanto riguarda il numero di carri movimentati all’interno del Porto di Genova. Anche nel mese di settembre, infatti, i dati confermano una media mensile di circa 11.000 carri, in ripresa rispetto al biennio 2010 – 2011. Ciò testimonia l’importanza del Porto di Genova e la sua capacità di saper attrarre traffici rappresentando uno sbocco fondamentale sul Mediterraneo per i Paesi del Nord Europa”.
E proprio su quest’ultimo tema il presidente di FuoriMuro, interpellato dal senatore Enrico Musso che ha moderato la tavola rotonda organizzata dall’Ambasciata di Svizzera in Italia e dal Consolato generale di Svizzera a Milano, si è poi soffermato, evidenziando nel corso del suo intervento le numerose opportunità offerte dalla creazione del Corridoio Genova – Rotterdam, considerato “un’occasione irripetibile di sviluppo per i Paesi che attraversa”.
“Se il Corridoio 24 si limiterà a collegare i porti di Genova e Rotterdam, il progetto decollerà difficilmente e porterà scarsi benefici ai territori attraversati” è quanto sostiene Porta, che anche in ambito logistico vanta una profonda esperienza essendo a capo delle Società genovesi I.LOG e Metrocargo Automazioni, responsabili dell’ideazione e della progettazione di Metrocargo, un sistema per il trasporto intermodale che può essere installato lungo i binari ferroviari e permette di caricare o scaricare un intero treno in meno di 40 minuti, in un’unica operazione interamente automatizzata, in piena sicurezza e rispetto dell’ambiente.
Secondo Porta, infatti: “Il trasporto ferroviario merci può esprimere la propria competitività rispetto a quello su gomma solo se si prevedono tra il punto di partenza e quello di destinazione delle fermate intermedie che consentano di volta in volta di caricare o scaricare rapidamente anche solo parte dei container e delle casse mobili presenti sul treno”.
“Le fermate intermedie sarebbero inoltre fondamentali per il trasporto delle merci destinate alle aree adiacenti al Corridoio, giungendo nei pressi dei centri urbani fino al chilometro 0, e potrebbero permettere di integrare il Corridoio 24, attraverso apposite intersezioni, con nuove tratte ad alta velocità, come il Corridoio Mediterraneo che dovrebbe unire la regione dell’Andalusia all’Ungheria”.
Una visione, in definitiva, che intende superare il tradizionale approccio “point to point” per adottare una logica “stop and go” o di rete.

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