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Noi con loro

ROMA – Diciamolo: una volta tanto il governo e i vertici delle Forze Armate italiane ci hanno fatto una bella sorpresa: hanno abbandonato il “diplomatico silenzio” sulla vicenda dei due marò del San Marco trattenuti illegalmente in India e nella giornata dedicata ai nostri militari hanno finalmente parlato di volersi battere per il prossimo ritorno in Patria con la ferma volontà di difendere i diritti dei due giovani. Lo stesso presidente della Repubblica è sceso in campo, pareggiando finalmente il coraggio della (sfortunata) Ferrari che ha gareggiato in India con la bandiera della Marina Militare.
Varrà tutto questo a riportare presto in Italia Salvatore Girone e Massimiliano Latorre? Si legge sulla grande stampa che lo stesso governo dell’India sarebbe ormai in imbarazzo sulla vicenda, essendosi cacciato in un ginepraio dove le leggi internazionali sono state buttate alle ortiche.
[hidepost]Un tempo, queste vicende si risolvevano con una bella esibizione di cannoniere lungo le coste. Tempi e sistemi passati, nemmeno auspicabili. Oggi c’è la diplomazia: ma a patto che funzioni. E che funzioni presto e bene. Due ragazzi che hanno fatto il loro dovere non si possono barattare con una fabbrica d’auto o con un’apertura di nuovi mercati. Oppure si?
A.F.

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Pubblicato il
7 Novembre 2012

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