ROMA – Il calendario non è un’opinione: è un dato di fatto. Come lo è il 7 novembre, la data di oggi. Che ci rappresenta? Facile: siamo a un mese e mezzo dalla fine dell’anno, e contando le feste comandate siamo a poco più di due mesi dalla fine della legislatura. Verrebbe da dire: menomale, poiché lo stesso premier Monti ha definito il suo governo “maledetto”. Ma sul tema che ci interessa, la riforma della riforma portuale, i tempi sono più maledetti del governo Monti: ossia, rischiamo l’ennesimo flop sulla riforma per mancanza di tempo.
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