A Trieste nuove aree per le merci

Marina Monassi
TRIESTE – Si è conclusa giovedì 14 novembre l’asta per l’acquisizione delle aree e fabbricati della Stazione di Prosecco. Da un fallimento l’Autorità Portuale si è aggiudicata i lotti n.1 e n. 2 che corrispondono a terreni e capannoni per un totale di oltre 27 mila metri quadrati. L’importo di aggiudicazione è di 1 milione e 300 mila euro. Il contratto di compravendita sarà perfezionato nel mese di gennaio 2013.
“L’investimento dell’Apt – commenta il presidente Marina Monassi – è stato autorizzato in base alla normativa vigente dal ministero dell’Economia e delle Finanze e fa parte di un progetto volto a reperire nuove aree retroportuali per il deposito di merci in modo da decongestinare le banchine dello scalo.
[hidepost]In particolare vista la notevole crescita di traffici riscontrata in questo ultimo anno, la necessità di ulteriori spazi era di urgente soluzione. L’area attigua alla Stazione di Prosecco ha il vantaggio di essere sull’asse dei collegamenti ferroviari e stradali e quindi con il vantaggio di offrire una logistica veloce nella ricezione e nel trasferimento delle merci”.
In una strategia di sviluppo complessivo l’Apt guarda a una sinergia tra questa area destinata a funzioni retroportuali (transito, stoccaggio e manipolazione delle merci) con l’Autoporto di Fernetti nel quale alle funzioni retroportuali si sommano quelle di autostazione doganale. “Investiamo per crescere – sottolinea Marina Monassi – perchè il Porto di Trieste, nella logica dello sviluppo dei corridoi transeuropei, avrà sempre di più un ruolo primario nel traffico marittimo dell’Adriatico. Dalla Stazione Prosecco passa infatti la linea ferroviaria internazionale collegata direttamente a tutti i Paesi dell’Unione Europea”.
Su queste aree con ordine n. 118 del 25 maggio 1949 del Governo militare alleato a Prosecco è stato istituito un Punto Franco per i legnami, poi ampliato con l’ordine n. 141 del 12 luglio 1952. Successivamente, il regime di punto franco è stato sospeso per motivi contingenti ma è attualmente oggetto di valutazione la possibilità di una sua riattivazione, così da consentire ai soggetti che vi si installeranno di poter beneficiare dei vantaggi e degli incentivi che derivano da tale regime.
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