A favore del porto l’iniziativa dello stesso presidente della Regione – Il problema rimane aperto invece per la Toscana, dove solo Piombino si è “defilato”
ANCONA – La Regione Marche ha accolto la sollevazione – accompagnata da pressanti appelli sia del mondo delle imprese che da quello sindacale – contro la sovrattassa demaniale sulle concessioni. E con provvedimento dello stesso presidente Gian Marco Spacca ha annullato le richieste, restituendo al porto di Ancona in particolare la speranza di poter competere ad armi pari con gli altri scali dell’Adriatico.
Da rilevare che la sovrattassa regionale era stata istituita da sole due Regioni, Marche e Toscana, rifacendosi a una contestata norma del 1971, ferocemente contestata non solo dagli operatori colpiti, ma anche dalle stesse circolari ministeriali che ne annullavano la legittimità. Tra l’altro da diverse commissioni tributarie della Toscana, ovviamente subissate da ricorsi, sono arrivati verdetti addirittura contraddittori: alcuni hanno accolto i ricorsi delle imprese, altri hanno imposto di pagare il richiesto, interessi compresi, altre ancora hanno annullato gli interessi ma confermato le imposte.
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